sabato 22 dicembre 2018

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lunedì 5 novembre 2018

IKEA I LOVE YOU

Buonasera! Dopo un lungo week end in cui ho pulito e sistemato come al solito, ma in cui ho trovato il tempo di camminare, leggere, bere il thè con le donne della mia famiglia, arriva il lunedì sera e mentre mio figlio guarda i cartoni io scrivo un po'...rigorosamente sul divano, sotto le coperte insieme al mio bambino, per stare vicini, vicini. Una delle cose che amo di più di quando iniziano i primi freddi è stare sotto le coperte con le persone che amo di più... e poi le serate tra amiche davanti a un thè caldo con i biscotti, le castagne cotte sul fuoco, il tepore della casa che ti accoglie quando rientri dopo una passeggiata che ti ha fatto arrossare il naso e respirare aria pulita.

L'altro giorno, approfittando di una mezza giornata libera, siamo andati a fare un giro all'Ikea: come posso spiegare quanto io ami questo posto? Voi no? Potrei starci una giornata intera, a girovagare tra tutte quelle stanze che hanno sempre qualche dettaglio che mi attira, alcuni angoli mi piacciono in tutto e per tutto, altri meno, ma anche quando lo stile non è il mio preferito c'è sempre qualcosa di cui dico "che bello!". Immagino case che non ho, mi vedo ai fornelli in una cucina dalle pareti verde acqua, seduta su un divano in un mini salotto tutto bianco, ad apparecchiare una tavola che sa di famiglia, Natale, condivisione. Mi piace sfiorare piatti e bicchieri sui tavoli, le tazze sui ripiani delle cucine, i libri sparsi nei salotti. Se potessi comprerei quasi tutto, se potessi avrei centinaia di case solo per poterle arredare come tutte quelle proposte lì. Sfogliare il catalogo ( che ora non puoi più portare a casa, lo devi comprare in edicola ) è come entrare in un mondo fatato, dove tutto è bello e suggestivo. L'ideale sarebbe passeggiare all'Ikea uno di quei giorni in cui non c'è tanta gente, dove lo spazio è tutto per te, con in mano cappuccio e brioche, ecco, quello sarebbe un giorno perfetto. Venerdì invece di gente ce n'era parecchia, ma non è stato impossibile muoversi in libertà, mio figlio ha potuto anche fermarsi a giocare negli angoli dedicati ai bambini con gli schermi interattivi e fare merenda alle macchinette che si trovano più o meno a metà percorso. Dopo aver raccolto foglietti vari e preso nota dei codici di cui avremmo avuto bisogno in magazzino, siamo arrivati alla parte finale: quella del mercato. Anche qui vorrei portare a casa tutto: piatti, bicchieri, asciugamani, tovaglie, candele, vasi... Questa volta abbiamo fatto acquisti un po' pratici e un po' sfiziosi: cuscini per le sedie ( che da nessuna parte ho trovato a così buon prezzo ), asciugamani a righe o quadretti bianchi e verdi, vasetti di metallo, candele, delle piccole luci da usare nel periodo natalizio, un carrello e finalmente un attaccapanni...beh qualcosa di più. 





Ci sono ben sei ganci e sotto tre ripiani da sfruttare a piacimento, è comodo per sedersi ad infilare le scarpe, ha una serie di ganci ad altezza bimbo, è diventato il mio nuovo angolo per la borsa. Si intona all'ambiente, l'abbiamo posizionato vicino alla stufa così ci si può anche sedere quando il fuoco è acceso per riscaldarsi. L'abbiamo montato in un'oretta scarsa, come sempre le istruzioni sono facili e nella scatola c'è tutto l'occorrente. 






Il carrello l'ho montato insieme a mio figlio, ottimo lavoro di squadra. L'abbiamo lasciato in sala, vicino al tavolo da pranzo, utile come carrello di servizio per non occupare troppo spazio in tavola, ma avendo le ruote si può spostare facilmente e può servire a diversi scopi, stasera l'ho spostato dietro il divano per avere acqua e dolci a portata di mano mentre ci rilassiamo. Sono molto soddisfatta sia della tovaglia che degli asciugamani e anche dei cuscini che danno un nuovo look a tutto il tavolo. Una volta tornati a casa in breve era tutto sistemato, non vedevo l'ora di aggiungere dettagli alla casa, perchè dopo un giro all'Ikea la tua casa è più casa di prima.





Ci sono posti magici che ci trasmettono sempre emozioni positive, l'Ikea per me è uno di questi: casa, famiglia, comodità, profumi buoni, amici, momenti da condividere, serenità, soddisfazione, amore. Insomma: Ikea I love you! 



mercoledì 24 ottobre 2018

DUE PRIMI E UN DOLCE: RICETTE SFIZIOSE  A BASE DI BESCIAMELLA E TORTA DI MELE

Buon pomeriggio! Oggi approfitto di mezza giornata di ferie per fare il punto sui miei ultimi esperimenti in cucina. Dopo un pranzo veloce sul divano e prima di seguire mio figlio nei compiti in compagnia di un bel frullato di banana, kiwi e yogurt alle mandorle, con una riunione a scuola nel pomeriggio e un appuntamento con i vestiti da stirare questa sera, mi prendo un po' di tempo per me e vi aggiorno. 
I due primi che ho sperimentato di recente mi hanno insegnato a fare la besciamella in casa, non ci avevo mai provato, ma ho ottenuto buoni risultati. 
La prima volta ero partita da una ricetta di maccheroni al formaggio che ho dovuto rivisitare per mancanza di tempo, gli ingredienti della versione originale per 4 persone sono questi:
300 g. di maccheroni;
20 pomodori ciliegini;
50 g. di farina;
50 g. di burro;
mezzo litro di latte;
100 g. di cheddar o groviera grattuggiato;
100 g. di parmigiano grattuggiato;
tre fette di pane in cassetta.
Si comincia mettendo sul fuoco l'acqua per la pasta e quando bolle si cuociono al dente i maccheroni, nel frattempo si prepara la besciamella mescolando la farina, il burro sciolto e il latte, quando bolle si insaporisce con sale e noce moscata e si aggiungono i due tipi di formaggi, io ho unito il parmigiano grattuggiato e il groviera a striscioline sottili che si sono comunque sciolte nella besciamella. A questo punto bisognerebbe scolare e condire la pasta, metterla in una pirofila imburrata, aggiungere i pomodori precedentemente salati e passati per 5 minuti sotto il grill, tritare le fette di pane e tostare le briciole per poi mescolarle con olio, foglie di timo e grana grattuggiato. Le briciole così insaporite vanno sparse sopra la pasta e il tutto va messo in forno a 180° per 30 minuti. Io ho iniziato con questa ricetta, ma una volta pronta la pasta non avevo il tempo di fare tutto il resto così ho condito i maccheroni con la crema al formaggio, ho unito i pomodorini ancora freschi semplicemente tagliati a pezzetti e ho servito. Prima o poi ci riprovo portando a termine tutto il procedimento, ma anche così la pasta era davvero buona, devo dosare meglio sale e spezie, ma sono stata davvero soddisfatta e poi non credevo che fare la besciamella fosse così semplice! Inoltre unita ai formaggi, che sia il groviera o un altro tipo che comunque si può sciogliere facilmente, consente di creare una salsa al formaggio gustosa per piatti di pasta un po' originali, potreste usare il gorgonzola con le noci, oppure la ricotta e poi aggiungere della salsiccia, insomma potete provare ogni abbinamento che vi viene in mente!


L'altro primo invece era una pasta al salmone un po' elaborata, gli ingredienti sono:
350 g. di paccheri;

200 g. di salmone affumicato;
6 dl di passata di pomodoro;
mezzo litro di latte;
2 scalogni;
2 bustine di zafferano;
3 cucchiai di vino bianco;
2 cucchiai di farina;
2 cucchiai di olio;
40 g. di burro;
noce moscata, aneto, sale, pepe.
Bisogna tritare lo scalogno ( io non l'avevo e ho usato il misto per soffritto surgelato ), unire il salmone tritato, far cuocere un po' e poi sfumare con il vino. Aggiungere la passata di pomodoro e un mestolo di acqua tiepida, unire metà aneto ( che io non avevo e non ho usato ) e cuocere per 10 minuti. Si prepara la besciamella con burro, latte caldo e farina e si profuma con il resto dell'aneto e la noce moscata. Nel frattempo si cuociono i paccheri con lo zafferano, una volta pronti la ricetta dice "imburra 4 stampini monoporzione", io ho usato una teglia da plum cake, ho disposto i paccheri in piedi, li ho farciti con il sugo al salmone e sopra ho versato la besciamella. Il tutto va messo in forno a 180° gradi per 20 minuti circa. Anche in questo caso devo imparare a insaporire un po' di più, ma la pasta a me è piaciuta moltissimo e sono pronta a rifarla!
Di questi due primi non ho fatto la foto, diciamo che in quei momenti ho preferito vivere piuttosto che condividere, invece per la torta la foto finale l'ho fatta!!
La ricetta l'ho copiata da un,link che mi hanno girato su facebook di @chefclubitalia per una torta di mele, ingredienti:
pasta sfoglia rettangolare;
6 mele;
4 uova;
30 cl. di latte;
60 g. di zucchero;
50 g. di burro;
zucchero di canna.
Anche qui io ho rivisitato un po' le indicazioni del video: ho messo la pasta sfoglia in una teglia, ma non ho tagliato via i bordi, ho usato tre mele, le ho tagliate a metà, poi sbucciate e fatte a fettine, le fette le ho messe nella teglia in modo abbastanza ordinato. Poi in una terrina ho mescolato, aiutata da mio figlio, le uova, la farina, il latte, lo zucchero e il burro fuso; si ottiene una crema che va versata nella teglia sopra le mele. A questo punto si spolvera tutto con lo zucchero di canna e si mette in forno per 20 minuti a 170°. La ricetta originale finisce con la torta servita con una pallina di gelato e caramello, io invece una volta spolverato tutto con lo zucchero di canna ho ricoperto un po' con la pasta sfoglia in eccesso ( giusto ai bordi ) e ho messo anche della marmellata di albicocche. Ho messo in forno per una mezz'oretta e forse si poteva lasciare anche un poco di più, e voilà. La torta è riuscita! La ricetta è facile e veloce, con o senza le mie modifiche è comunque un mix di dolce e frutta che io sto assaporando tutte le mattine per colazione con il caffè e vi assicuro che la giornata inizia meglio!

Adesso invece inizia il giro degli impegni pomeridiani, vi lascio e aspetto di sapere se avete trovato gustose queste ricette, a presto!!


lunedì 22 ottobre 2018

PRENDERSI CURA DELLE PIANTE IN INVERNO

Buonasera a tutti. Questa mattina abbiamo avuto un nuovo assaggio del freddo che sta per arrivare, anche se il sole del pomeriggio era ancora bello caldo. Aspettiamoci però nei prossimi giorni un repentino calo delle temperature e non dobbiamo farci trovare impreparati. Io ho già fatto e finito il cambio delle scarpe, ho messo via quelle più aperte e leggere e ho portato in casa stivali e scarpe varie con il pelo, ho preparato le coperte più pesanti ai piedi del letto, ho controllato che la caldaia sia pronta a scattare se la temperatura in casa scende troppo e negli ultimi due week end mi sono occupata delle mie piante. Fino all'anno scorso avevo solo dei vasi sul balcone e quando arrivava l'inverno li mettevo ben a ridosso del muro, al riparo dalle correnti e li coprivo con il telo apposito che lascia passare luce e acqua ma protegge dalle basse temperature. Quest'anno invece ho fatto diversamente:
-  le piante grasse erano fuori sul balcone, adesso sono in bagno, sono in un ambiente caldo e umido, le innaffio ogni due settimane e solo se comunque il terreno non risulta troppo umido per evitare che si formi del marciume;
- le piante che erano in vaso in una zona abbastanza riparata adesso sono sparse per la casa, sono vicine a delle finestre così che prendano abbastanza luce, sono lontane dai caloriferi così che non prendano troppo caldo e comunque sono bene in vista per evitare che mi dimentichi di innaffiarle;
- le piante che erano in vasi più grandi o nelle fioriere e che sono un po' meno delicate ( gerani, viole, surfinie ) sono rimaste fuori, per il momento alcune sono sotto il nostro piccolo portico e altre lì vicino, ma per terra sotto i rami dell'alloro e delle altre piante che occupano quell'angolo di cortile. Dovrebbero restare abbastanza riparate dai primi freddi, ma esposte alla luce naturale, quando farà ancora più freddo cercherò di creare una specie di struttura in legno per coprirle con il solito telo. Come alternativa ci sono le mini serre: delle più o meno piccole strutture con del telo plastico attorno che possono essere tenute sia sui balconi sia in giardino per proteggere le piante in inverno. Se decidete di lasciare le piante all'aperto ricordatevi di fare un po' di spessore sotto ai vasi per evitare che il gelo del terreno geli anche le piante, i vasi poi possono essere tenuti ulteriormente al caldo mettendoli in un sacco di iuta o avvolgendoli in fogli di giornale e mettendo della paglia attorno, possiamo procedere anche con la pacciamatura, mettendo cioè pezzetti di corteccia o torba o pagliericcio o comunque qualcosa che protegga il più possibile le radici dal freddo. Non bisogna dimenticare di innaffiare le piante in inverno ma lo dobbiamo fare molto meno, per evitare ristagni o gelate.
Io non ho mai avuto il pollice verde, da piccola ho ucciso due piante grasse, una seccata e una affogata, ma da quando ho comprato casa ( sia prima che adesso ) mi piace avere vasi e piante di cui prendermi cura, spero che sopravvivano tutte al nostro primo inverno nella nuova casa. Su Instagram potete trovare le foto. E voi? Avete qualche trucco speciale per proteggere le piante in inverno? Se avete particolari suggerimenti fatemi sapere. 
Per ora vi saluto e vi do appuntamento fra qualche giorno per condividere qualche ricetta autunnale!

giovedì 11 ottobre 2018

TISANE RILASSANTI E METODI ANTI-ANSIA

Qualche tempo fa parlavo con le mie amiche, così, del più e del meno, e ad un certo punto mi sono detta: siamo la generazione dell'ansia, dei rimedi omeopatici, delle gocce e dei calmanti per gestire lo stress. Siamo sempre di fretta, in lotta per tutto e con tutti, abbiamo infinite possibilità che moltiplicano però anche i pericoli, o meglio, la loro percezione e quindi ci preoccupiamo, corriamo, ci stressiamo: ma poi, per cosa? Di natura non sono molto ansiosa, ma ci sono stati momenti, nella mia vita, di particolare stress che mi hanno fatto venire dei "quasi attacchi di panico". Sarà che mia mamma ne soffre e sono cresciuta affrontando quei momenti con calma, dicendole di non preoccuparsi e che bastava respirare per far passare tutto e allora, quando mi accorgo che mi sto agitando, mi ripeto le stesse cose che dicevo a lei, respiro a fondo e cerco di rilassarmi, ma so benissimo che non è facile mantenere la calma e il controllo. Sempre più spesso, però, soprattutto nei discorsi di noi donne e di noi mamme ricorre sistematicamente la parola "ansia". L'ansia è uno stato di preoccupazione, di tensione, di minaccia che, quando diventa patologica, non si genera da un pericolo reale ed immediato, ma dal pensiero di un possibile pericolo o dal pensiero che possa verificarsi una certa situazione e reagiamo in modo sproporzionato in aggiunta a vertigini, tremore, tachicardia, insonnia e altri disturbi. Quando l'ansia diventa un problema serio occorre farsi prescrivere una cura, potrebbero servire dei medicinali oppure potrebbe farci bene parlare con qualcuno per capire da dove nascono le nostre paure e le nostre preoccupazioni, l'importante è non sottovalutare questo stato fisico e mentale che può portare anche a gravi conseguenze. Senza arrivare ad essere così drastici dobbiamo ammettere però che il mondo di oggi viaggia a mille all'ora e non è facile tenere il passo con tutto e ve lo dice una che vive di planning, che programma al secondo le sue giornate e incastra le attività di tutta la famiglia come una campionessa di tetris. Quando ho letto il libro sui bambini più felici del mondo ( quelli olandesi secondo le statistiche ) c'era un capitolo dedicato alle mamme, venivano confrontate quelle olandesi, molto più rilassate e tranquille e quelle inglesi, londinesi in particolare, sempre di corsa e in perenne competizione per dare ai propri figli il meglio in tutto. In Italia credo che si sia nel mezzo, certo è che siamo una generazione che spesso fatica a destreggiarsi in mezzo a una realtà in continuo divenire: è tutto diverso da quando eravamo piccoli noi, molto diverso da com'era per i nostri genitori e anni luce da com'era per i nostri nonni, eppure sono passati solo 50 anni. Con il passare del tempo io sto cercando di essere più rilassata, di correre meno, il fatto di programmare le mie giornate mi aiuta a gestire le cose in modo più calmo, mi dò degli obiettivi realistici, prevedo di fare il giusto numero di cose nella mia giornata e arrivo alla fine che sono soddisfatta per aver portato a termine tutto quello che era previsto, a volte anche di più. Cerco di non farmi prendere dall'ansia perchè non la voglio, sono abituata a fare sempre un po' di autoanalisi e so che voglio stare bene ed essere felice e quando mi accorgo che non sto bene cerco subito di capire perchè per porre rimedio. Essere consapevoli che qualcosa non va e accettarlo sono i primi passi per tenere la situazione sotto controllo e gestirla al meglio. Ci sono poi rimedi naturali che possono aiutarci a gestire l'ansia e lo stress. Possiamo dedicarci quotidianamente ad attività rilassanti come lo yoga o la meditazione, che insegnano a respirare e ad avere il controllo sul nostro respiro cosa che può essere di aiuto quando andiamo nel panico. Possiamo intervenire con dei menù anti ansia a base per esempio di patate bollite, zucchine, pasta al pesto o risotto alla lattuga ( http://www.cure-naturali.it/ansia/1660 ) oppure con delle tisane rilassanti. Quando ero piccola ero convinta che l'unica cosa che potesse calmare e rilassare fosse la camomilla, ce n'era sempre un po' in cucina pronta per l'uso, per rilassare lo stomaco sottosopra, per combattere l'insonnia, per scaldare e calmare nelle sere di inverno, crescendo poi ho scoperto molte altre possibilità: melissa, tiglio e biancospino, passiflora, valeriana, lavanda ( da aggiungere anche ad un bel bagno caldo per rilassarci del tutto ). Se avete modo di frequentare un'erboristeria potranno consigliarvi al meglio su quali erbe sono più adatte a voi. Dopo aver letto il libro"La piccola erboristeria di Montmartre" volevo provare tutte le tisane citate nel libro, mi sono limitata a farmene consigliare una rilassante per i momenti di particolare stress, mentre quando voglio godermi un momento di pace, in genere in compagnia di un buon libro oppure mentre sono al lavoro sul pc, bevo una tazza di tisana "dopo pasto" che mi ha regalato una compagna di università, a base di salvia, menta piperita e finocchio. Si lasciano le foglie in infusione per qualche minuto, io ci metto un cucchiaino di miele per addolcire leggermente e me la gusto da sotto le coperte, soprattutto nelle sere, come questa, in cui piove e fa freddino. 
Insomma una buona tisana è una buona abitudine, provate e fatemi sapere qual è la vostra preferita!

domenica 7 ottobre 2018

FRITTATA DI CECI E ALTRI " #SATURDAYMOOD "

Buon sabato a tutti e buon autunno! Siamo ufficialmente entrati nella stagione delle caldarroste, delle tazze di thè e dei film visti sotto le coperte con una cioccolata calda tra le mani. Sono arrivati i primi freddi, la mattina qui ci sono circa 10 gradi anche se poi al pomeriggio l'aria si scalda, ma abbiamo cominciato a usare i giubbotti più leggeri, le scarpe un po' più chiuse e le felpe per girare per casa. Come ogni sabato la colazione dura più a lungo, mi godo con più calma caffè, brioche e riviste. Poi inizia il turbinio delle cose da fare. Il sabato è la giornata dedicata alle commissioni, ai mestieri più impegnativi e ogni 15 giorni anche alla spesa, tra un'attività e l'altra ci sono compiti e lezioni di mio figlio e la programmazione della settimana che verrà. Da quando è iniziata la scuola ho dovuto ridimensionare le mie aspettative su quanto posso fare quotidianamente per me e per la casa perchè lui richiede più attenzioni, ma stiamo lavorando insieme perchè sia più autonomo e indipendente, devo dire con buoni risultati. Anche se vorrei controllarlo sempre so che non posso e non devo, ormai diventa grande e deve imparare a cavarsela da solo, io posso dargli delle dritte, ma poi è lui che se la deve sbrigare. Ogni bambino impara in modo diverso, si organizza in modo diverso, il compito di noi genitori è aiutare i nostri figli a trovare il proprio metodo di studio, all'inizio verificare che funzioni e poi lasciare che si arrangino.
Questa settimana ho sacrificato un po' l'attività fisica, cerco perciò di camminare più che posso quando accompagno mio figlio a scuola o quando faccio commissioni varie in paese parcheggiando lontano e facendo due passi che non fanno mai male. Avevo rallentato anche con la lettura e, a partire da questo weekend, voglio recuperare perchè voglio mantenere la media di "un libro a settimana".
Il sabato è anche la giornata in cui si programmano gli impegni, si organizzano gli incontri e si fanno le liste. Mentre sistemo e riordino vedo cos'altro andrebbe sistemato e riordinato, penso a chi non vedo o sento da un po' e prendo nota mentalmente per poi inserire il tutto in agenda. Il sabato resta per me la giornata più impegnativa della settimana e quando riesco a stare qualche ora da sola perchè i miei uomini se ne vanno in giro o al campo per la partita pomeridiana ne approfitto per fare più cose in metà tempo, perchè in fondo noi donne preferiamo far le pulizie indisturbate, o no? 
Oggi mi sono cimentata anche con un paio di ricette: una vecchia e una nuova. Quella nuova è stata la frittata di ceci. Occorrono: 100 g. di farina di ceci, sale, olio, rosmarino. Bisogna mixare la farina con una tazza abbondante di acqua tiepida, aggiungere 4 cucchiai di olio, un po' di sale e il rosmarino finemente tritato. Il composto ottenuto ( che è piuttosto liquido, ma poi si solidifica, garantito! )  va messo in forno a 200 gradi per 20 minuti. Io ho seguito questa semplice ricetta e vi posso dire che il risultato non è male, la consistenza è gradevole, la prossima volta però voglio aggiungere qualche granello di sale grosso per vedere se la frittata mi riesce un po' più saporita. Io l'ho servita su un piatto accompagnata da pomodorini freschi tagliati a pezzetti e a parte ho fatto dei piselli con pezzetti di salsiccia che hanno arricchito di sapore un semplice piatto unico. Mentre la frittata cuoceva mi sono dedicata al dolce, quello che mi riesce meglio, il plumcake allo yogurt. Occorrono: 250 g. di zucchero, 250 g. di farina, 3 uova, 50 g. di olio, una bustina di lievito, una bustina di vanillina, 2 vasetti di yogurt alla vaniglia. In una terrina bisogna unire lo zucchero alle uova e mescolare energicamente finchè non si ottiene un composto omogeneo, poi aggiungere gradualmente, sempre continuando a mescolare, olio e yogurt e infine farina, lievito e vanillina. Quando il composto è privo di grumi lo si può infornare a 180 gradi per 20-25 minuti. Lo adoro perchè si forma all'interno una crema dolce che mi piace da impazzire. Oggi ne ho subito approfittato per fare merenda unitamente a un sano frullato di lamponi, banana e avocado con una aggiunta di miele, trovate le foto su Instagram. Bene, allora vi lascio al vostro weekwnd e a presto!!

lunedì 17 settembre 2018

VILLA NECCHI

Buon inizio settimana a tutti! Quest'anno avevo in agenda svariati eventi, due matrimoni ( di cui abbiamo già parlato ) e settimana scorsa un battesimo, tutti eventi felici, a cui mi ha fatto moltissimo piacere partecipare perchè è sempre bello essere presente nei momenti importanti che riguardano gli amici. Sono giornate splendide perchè per me è meraviglioso condividere con le persone a cui vuoi bene i momenti più speciali. Uno di questi momenti è stato il battesimo del bambino di due carissimi amici. Un bambino bellissimo, dagli occhioni blu che è stato bravissimo durante la cerimonia in chiesa e durante tutta la giornata. Per festeggiare siamo andati a Villa Necchi alla Portalupa ( via Cavalier Vittorio Necchi 2-4 Fraz. Molino d'Isella - 27025 Gambolò (PV ) - https://www.villanecchi.it/ ) dove eravamo già stati per il battesimo del loro primo figlio. Si tratta di una dimora splendida inserita in un contesto ancora più bello, una tenuta di dieci ettari, un parco verde meraviglioso, dove i bambini possono giocare e ci sono mille angoli nascosti dove scattare splendide fotografie. 



C'è una fontana, ci sono i tavolini all'aperto e anche delle graziose seggioline colorate per i piccoli ( e non solo ), si può passeggiare nel prato e superando un ponte arrivare alla zona dove ci sono fiori e animali da vedere. La villa offre anche camere, non è solo un ristorante, e ospita eventi come i matrimoni, ma anche incontri di lavoro. Noi ci siamo trovati benissimo, sia la volta scorsa che questa. 





Ad aspettarci c'era un magnifico buffet di antipasti, tutto gustoso e sfizioso, come i bicchieri con pomodorini e formaggio o i piattini con insalata e salmone. I salumi erano buonissimi, ma la cosa che ho adorato in assoluto sono stati i vari tipi di pane: al latte, integrale, con i semi di papavero, uno più buono dell'altro! Ognuno poteva scegliere dove sedersi per l'aperitivo, se dentro o fuori, e dopo un po' sono stati serviti due primi: una pasta e un risotto, entrambi molto buoni.

Tra un cibo e l'altro abbiamo chiacchierato, passeggiato, ci siamo goduti il sole ancora caldo di settembre e i bambini hanno potuto correre e sfogarsi nel prato e nel parco giochi. 

Dopo un paio d'ore abbiamo mangiato la torta, anche questa molto buona così come marshmallow e confetti tutti rigorosamente bianchi e azzurri!!



La location è davvero bellissima, il parco lascia incantati, penso sia un posto meraviglioso per un matrimonio, immagino il bianco dell'abito da sposa risaltare tra tutto quel verde e con tutti gli angolini a disposizione le foto sarebbero incantevoli.




Noi ci siamo trovati davvero bene, abbiamo trascorso una splendida giornata in un posto meraviglioso: il servizio è stato impeccabile, location voto 9, cibo voto 9. Posto promosso a pieni voti!!



















lunedì 10 settembre 2018

ORARIO ELASTICO

Buongiorno e buon primo giorno di scuola a tutti! Per qualcuno non è ancora suonata la campanella ma per noi sì, questa mattina alle 8:30 per mio figlio è iniziata la quarta elementare, mi sembra ieri che abbiamo superato il primo giorno di asilo ed eccoci qui, già in quarta. 
Questa estate, rispetto agli anni scorsi, ci siamo gestiti in modo un po' diverso, fino a metà luglio libertà assoluta, centro estivo, viaggi e giri in bici con gli amici, poi tutti i giorni un po' di compiti, lettura e ripasso. Nei giorni scorsi abbiamo messo in chiaro le nuove regole che devono essere seguite a partire da oggi, per esempio: si va a letto al massimo alle 10:30, non si esce la sera durante la settimana, si fa colazione a tavola e non si fanno i capricci per i compiti. Nelle scorse settimane abbiamo comprato tutto quello che c'era sulla lista del materiale e ieri abbiamo preparato la cartella per essere belli e pronti questa mattina per il primo giorno del nuovo anno scolastico. Alla fine mio figlio ha deciso che non vuole fare sport, per ora, aggiungo io, ma in parte sono sollevata, possiamo iniziare la scuola senza l'ansia di dover già incastrare allenamenti, lavatrici supplementari e tutto ciò che consegue ad un'attività sportiva costante. Lui vuole correre o camminare, benissimo, questo lo possiamo fare tranquillamente insieme e a costo zero, poi magari, una volta preso il ritmo scolastico, proverò a insistere un po' perchè faccia qualche altra attività a partire dall'anno nuovo, ma non voglio forzarlo, in ogni caso non è un bambino che sta seduto tutto il giorno sul divano, fa comunque movimento sufficiente durante il giorno. Nelle ultime settimane ho pensato spesso a questo nuovo inizio, devo dire con una leggera apprensione all'idea della mole di lavoro che ci aspetta, ma dopo questa sua decisione affronto questo nuovo inizio con più serenità e con la mia solita dose di organizzazione quotidiana. 
Questa mattina, mentre andavo al lavoro e pensavo al tema del prossimo post ho realizzato che mi piacerebbe dedicare dello spazio tra le righe del mio blog all'orario elastico. Questa mattina ho potuto tranquillamente accompagnare mio figlio a scuola, entrare e parlare con le insegnanti e gli altri genitori arrivando solo un po' più tardi in ufficio, ma non fuori orario e senza prendere alcun permesso. Questa cosa mi ha fatto riflettere, ci sono mamme che non possono godere di questa fortuna, ma non solo mamme, donne e anche uomini, insomma, l'orario elastico è davvero una grande comodità per tutti. E' chiaro che non può essere applicato a tutti i tipi di lavoro, in certi ambienti occorre rispettare degli orari precisi e non si può essere in ritardo, ma negli uffici o in certi contesti è comunque possibilissimo per quanto non molto usato ed è un vero peccato. Questo metodo consente una certa flessibilità che aiuta le persone a gestire meglio gli impegni durante la settimana e se una mattina occorre arrivare più tardi oppure uscire prima non c'è alcun problema, se oggi ho fatto 15 minuti in più domani li farò in meno oppure viceversa, se trovo traffico o devo fare una commissione veloce prima di andare in ufficio non importa, posso farlo, uscirò un pochino più tardi. Noi abbiamo l'ingresso fino alle 9:30 poi ognuno si regola in base all'ora di entrata, tanto si timbra il cartellino. Il bello è che, soprattutto noi mamme, possiamo permetterci con più facilità di accompagnare i figli a scuola oppure di portarli a fare una visita o alle varie attività sportive, ma questo vale anche per chi ha molti impegni fuori dall'ufficio o vuole andare in palestra o altro. Gestire i propri dipendenti in questo modo può non funzionare per tutti, ma dove l'orario dalle 5:00 alle 8:00 non è vincolante è una forma di libertà che vale la pena essere concessa: ci si sente più indipendenti, si possono organizzare meglio i propri impegni e se il lavoratore è meno stressato dall'idea di dover rispettare orari estremamente fissi può essere più sereno e più produttivo con un guadagno per tutti. Dovremmo davvero evolverci affinchè le imprese possano offrire più servizi per i loro lavoratori, partendo dall'orario elastico fino ad avere asili aziendali, servizio lavanderia, partnership con aziende o negozi del territorio per avere delle agevolazioni, insomma più servizi alla persona che possano aiutare i dipendenti nello sbrigare certe faccende, che possano rendere le loro vite un po' meno complicate. Questo, per esempio, è un lavoro che mi piacerebbe estremamente, aiutare le imprese ad essere più a-misura-di-dipendente , ci penso spesso e se la vita mi darà l'occasione di farlo vorrei provare a mettermi in gioco in questo campo, diciamo che mi sto organizzando al riguardo. 

Bene, dopo questa confessione vi saluto e vado a farmi raccontare per filo e per segno il primo giorno di scuola di mio figlio. A presto e buon nuovo anno scolastico a tutti!!

sabato 1 settembre 2018

AGENDA O BULLET JOURNAL?

Buon weekend a tutti! Oggi è il primo di settembre e come vi accennavo nell'ultimo post oggi inizio un nuovo approccio alla mia organizzazione quotidiana. Ormai impazzano i bullet journal, sono agende in bianco che servono a pianificare meglio le proprie giornate, dove vanno indicati gli eventi e le cose da fare utilizzando un future log che consente di avere una visione a lungo termine di ciò che ci aspetta nell'anno, dettagliato poi nel monthly log e nel daily log in cui vanno specificate meglio le cose che dobbiamo fare giorno per giorno. Preparare un bullet journal è piuttosto laborioso perchè vanno inseriti a mano i giorni dell'anno, ma poi, una volta impostato, dovrebbe essere un sistema facile per gestire i propri impegni. In più sono previste sezioni da dedicare a tutto ciò che ci passa per la testa: posti in cui andare, libri da leggere, persone da incontrare, obiettivi da raggiungere, insomma tutto quello che riguarda la nostra vita e che in questo modo rimane sempre sotto i nostri occhi, se digitate #bulletjournal su Instagram o anche su Google immagini avrete subito un'idea di quello a cui mi riferisco. Benchè nato con uno stile più minimale vedo ovunque foto di bullet journal meravigliosamente decorati, con scritte e disegni davvero artistici che mi piacciono moltissimo, ma che non saprei mai fare da me. Mi piacerebbe saper disegnare abbastanza bene da decorare il mio bullet journal, ma siccome non sono portata per l'arte, ma soprattutto non ho voglia di mettermi a creare un'agenda da zero quando ce ne sono di già pronte ho fatto così: ho comprato la Smemoranda! All'inizio di ogni mese c'è il calendario su cui ho annotato tutti i compleanni, in fondo c'è la rubrica e ci sono alcune pagine bianche dove creare le mie liste personalizzate e giorno per giorno mi annoto gli impegni e le cose da fare con tanti bei colori e piccoli disegni proprio come facevo quando decoravo la Smemo ai tempi del liceo. Per me è un valido compromesso tra la necessità di essere estremamente organizzata e la scarsità di competenze artistiche che mi impediscono di avere il bullet journal dei miei sogni. Lo farei da me, ma non mi piacerebbe, mi conosco, e comunque non avrei la pazienza sufficiente a inserire tutte le date e tutto quello che serve. Io poi amo le liste, sono la donna delle liste, così ne ho fatte per ogni cosa: libri da leggere, cose da comprare all'Ikea, cose da comprare da Zodio, persone da contattare, lavori da fare ( contrassegnati con colori diversi a seconda della stanza della casa in cui vanno fatti ), posti da vedere, obiettivi futuri e tutte questi fogli fanno da aggiunta alla mia "agenda". La Smemo ha due segnalibri, uno è fisso sul calendario di inizio mese da consultare ogni mattina per controllare se ci sono compleanni da ricordare e l'altro è posizionato sul giorno esatto, ogni mattina appena sveglia controllo cosa ho scritto e ripasso mentalmente tutto quello che devo fare prima o dopo essere andata al lavoro. Si tratta delle attività che avevo inserito nel mio favoloso planning che però aveva il difetto di essere statico, di non tenere conto, cioè, degli impegni extra; ovviamente i giorni e le settimane non sono tutti uguali e quando non riuscivo a fare tutto quello che mi ero prefissata ero sì consapevole del fatto che fosse sopraggiunto un altro impegno, ma un po' mi dava fastidio non essere riuscita a seguire il planning alla lettera. Facendo invece programmazione ogni due settimane, inserendo gli appuntamenti, le visite e i vari impegni in anticipo posso conciliare meglio quello che voglio fare con quello che devo fare per forza. Prima di andare a dormire la casa deve essere in perfetto ordine, così il sabato lo posso dedicare più facilmente alle pulizie, ogni settimana a rotazione pulisco più a fondo alcune stanze lasciandomi il tempo per la spesa, i compiti, il blog. La domenica è dedicata alla scrittura e alla cura del corpo, per iniziare bene la nuova settimana, non appena avrò i giorni dedicati alle attività sportive di mio figlio inserirò anche le mie, le varie serate della settimana invece sono dedicate a studio, piccoli progetti, ricamo e altri lavori da fare di tanto in tanto come scaricare le foto e scegliere quelle da stampare, sistemare l'armadio, sfogliare i libri di cucina alla ricerca di ricette facili da provare e ovviamente i momenti social. Insomma resto una fan dei bullet journal, sono meravigliosi, ma per me credo funzionerà meglio la mitica Smemoranda, che oltretutto mi riporta indietro anni luce a quando il bello era riempirla di frasi mielose, nomi scritti come murales, biglietti del cinema, cuoricini e dediche delle amiche.

Bene, a questo punto devo lasciarvi perchè, come mi ricorda la mia Smemo, alle 19:00 ho una cena e devo preparami. Buon mese di settembre!!

martedì 28 agosto 2018

CASTELLO DI SAN GAUDENZIO




Buonasera! Oggi vi racconto della bellissima giornata trascorsa in occasione del matrimonio di due amici domenica scorsa. Dopo la cerimonia tenutasi in chiesa, siamo andati a festeggiare al castello di San Gaudenzio ( via Mulino, a Cervesina ( PV )). Si tratta di un castello del XIV secolo che ospita un hotel e un ristorante, il luogo è adattissimo a cerimonie come i matrimoni grazie alle sue splendide sale, ma soprattutto grazie ad un meraviglioso parco.


 Siamo stati accolti da un ottimo aperitivo all'aperto, dove abbiamo potuto rilassarci un po' gustando focacce, verdure fritte, salumi, formaggi, tramezzini e tigelle accompagnate da una sorta di crema di lardo ( quello che ho preferito in assoluto ), il tutto innaffiato da spritz, vino o cocktail analcolico a scelta. Per fortuna domenica c'era il sole, ma non faceva troppo caldo e stare fuori a goderci il cibo, immersi nel verde, è stato un ottimo inizio.




Dopo qualche foto ci siamo accomodati all'interno, in una sala al piano superiore, il castello è davvero splendido e la sala in cui eravamo mi è piaciuta molto, soprattutto per quelle splendide travi del soffitto. 


Il servizio è molto buono, non abbiamo aspettato troppo tra un piatto e l'altro e il menù prevedeva abbinamenti abbastanza originali. Crespelle al salmone accompagnate da un buonissimo sughetto di pomodorini, un risotto al brut e limone, carne con le patate ( non so dirvi come fosse perchè non riesco mai a mangiare il secondo ) e poi macedonia con gelato. Direi voto 7 per il cibo. La torta era buonissima, con un'ottima crema e deliziosamente semplice, rivestita di pasta di zucchero con qualche fiore e perlina.


La musica che ci ha accompagnato è piaciuta moltissimo a tutti, i due ragazzi che hanno cantato avevano una voce splendida e hanno spaziato nel tempo tra generi diversi accontentando un po' tutti e lasciando anche spazio, sul finire, alle performance degli invitati. 

A questo matrimonio è andato per la maggiore il colore verde, l'ho scelto anch'io, da abbinare a scarpe, stola e pochette dorate.

La giornata è stata un successo, complice il tempo è stato tutto molto bello, il posto è incantevole, merita davvero, una location eccezionale: voto 9! Se siete alla ricerca di un posto dove festeggiare un matrimonio, ma anche un anniversario, un battesimo o altro ve lo consiglio, in particolare quando fa abbastanza caldo da poter sfruttare il meraviglioso parco.

Per oggi vi saluto e vi aspetto nel weekend per un post con cui saluteremo l'estate e daremo il via a un nuovo anno di impegni, scolastici e non, tutti ovviamente bene organizzati. A Presto!







martedì 21 agosto 2018

LIFE BLOGGER

Buongiorno! Vi state godendo le ferie o sono già finite? Io sono a casa da settimana scorsa e ho ancora 6 giorni da dedicare a me, alla famiglia, al relax. Quest'anno, per vari motivi, passo le mie due settimane ufficiali di ferie a casa, niente viaggi, ma amici, libri, casa, famiglia, insomma mi godo la casa nuova, ne approfitto per fare qualche lavoretto, ma soprattutto per dedicarmi alle cose che piacciono a me. 

A ferragosto abbiamo ospitato amici e parenti per una bella grigliata in compagnia, abbiamo inaugurato ufficialmente il giardino, il nuovo gazebo e il barbecue, noi abbiamo preso la carne, gli altri hanno portato pasta fredda, antipasti e dolci e tanto, tanto vino. La giornata è trascorsa serenamente, tra chiacchiere e risate, il trucco in più: l'antizanzare, 6 belle torce che oltre a fare arredamento aiutano veramente ad evitare spiacevoli punture!

 Le abbiamo comprate al Viridea di San Martino ( dove ci sono un sacco di cose bellissime per il giardino, io comprerei ogni volta tutto il negozio! ) insieme a stoppini di ricambio e liquido alla citronella. Le abbiamo usate anche per una cena all'aperto che abbiamo fatto sabato sera con degli amici e sono davvero utilissime. 

Eventi in giardino promossi e da ripetere!!




Quest'anno sto cercando di stare il più possibile all'aria aperta, camminate, relax sulla sdraio leggendo buoni libri, biciclettate in compagnia. Proprio questa domenica ho pedalato con mio figlio e i miei genitori per un paio d'ore, abbiamo girato tutto intorno al paese, abbiamo collaudato il secondo tratto della pista ciclabile di Cavagnera e poi per stradine più o meno sterrate ci siamo avventurati nel parco del Ticinello e Lambro meridionale. Sono posti qui vicino a casa nostra che offrono scorci davvero meravigliosi e chissà quante altre meraviglie abbiamo nei dintorni senza saperlo. Io amo viaggiare, conoscere posti lontani, ma spesso mi dico che dovrei fare più turismo a km. zero. Visitare i paesi vicini con l'occhio da turista, scoprire chiese, monumenti e percorsi naturalistici a pochi passi da casa che possono regalare le stesse emozioni di un tour all'estero. 
Riassumendo la mia domenica pomeriggio: interazione sociale, attività fisica, vitamina D : famiglia, benessere fisico e psicologico. Mio figlio si è divertito un mondo, io ho potuto rilassare la mente e passare del tempo con lui e i miei genitori chiacchierando e facendo movimento, il tutto all'aria aperta. Voto: 10!!

















Nei miei momenti di relax casalingo leggo molto, libri ma non solo e vorrei citare un articolo che ho trovato sulla rivista Starbene: la frutta è di rigore.


Quest'anno c'è stato un boom nella vendita di frutta ( per fortuna ) sia di quella autoctona che di quella più esotica, in effetti anch'io ne ho aumentato il consumo, quasi ogni giorno, di ritorno dal lavoro, frullo frutta e latte oppure yogurt per deliziosi mix a volte arricchiti con un po' di miele o di cannella. Quando vado al supermercato mi lascio ispirare dai colori e dai profumi e metto nel carrello un po' di tutto, quest'anno ho preso spesso, oltre alle solite mele e banane, albicocche, mango, lamponi e mi sono ripromessa di provare papaya e avocado. Mi sono divertita a mescolare i sapori facendo il pieno di freschezza e di vitamine. Mi è capitato anche di portare qualche frullato al lavoro invece del solito caffè oppure di comprare acque aromatizzate e succhi da bere a colazione o durante le calde mattine estive, ho sperimentato quelli che mischiano frutta e verdura e ho trovato tutto molto gustoso oltre che salutare. Il mese scorso ho fatto i soliti esami di controllo e questi sono stati i migliori di sempre!!

Veniamo ora al titolo del post di oggi: in questi giorni di ferie ho cercato di rivedere un po' i miei obiettivi, di chiarire cosa voglio per me dalla vita, riflettendo un po' sugli impegni che ho già e su ciò che mi piace fare. Facevo progetti e compilavo liste e intanto continuavo a ripetermi nella mente questa cosa: life blogger. Al giorno d'oggi si sente parlare di food blogger, travel blogger, fashion blogger, perchè non essere un po' tutte queste cose? L'idea è quella di concentrarsi su più aspetti della vita quotidiana, è vero che non sono un'esperta in nessuna di queste materie, ma dove non so mi documento, proprio per questo sono come voi, sono una persona normale che vi propone il suo stile di vita dando consigli e spunti su come affrontare le vostre giornate, cercando di esservi utile. Questa nuova definizione ( che comunque nuovissima non è, ne ho già trovato traccia sul web, non sono io la prima ad utilizzarla ) sento che mi rispecchia di più, la preferisco, perchè il mio obiettivo è dimostrare che si può stare bene e fare ciò che ci piace pur non tralasciando gli obblighi che la vita ci impone, un po' è questione di pensare positivo, di porsi nella giusta prospettiva e ovviamente un po' è questione di organizzazione. Che ve lo dico a fare? Comunque con il post di oggi volevo solo dire che riparto da qui: una life blogger decisa a parlarvi un po' di tutto perchè nella mia vita c'è un po' di tutto,  determinata a realizzare i miei mille progetti, consapevole che sto lavorando ogni giorno per questo, che sto camminando nella giusta direzione e che per questo sono felice!









domenica 12 agosto 2018

LEGGENDO QUI E LA': NON C'E' GUSTO SENZA TE e I BAMBINI PIU' FELICI DEL MONDO

Buongiorno! Finalmente sono in ferie, anche se me ne renderò davvero conto domani mattina quando non suonerà la sveglia, e come da manuale sono già alle prese con le mille cose che voglio fare approfittando di due settimane da dedicare a casa e famiglia. Sto cercando però di non farmi trascinare nel vortice dell'impossibile, voglio sì fare un po' di cose, ma anche riposarmi, se no non sarebbero vacanze, ma lavori forzati. Rispetto ai miei elevati standard di pretese spero quindi di riuscire ad adottare un metodo più "olandese". Giusto oggi ho finito di leggere "I bambini più felici del mondo", un libro in cui due mamme ( una inglese e una americana di origine asiatica trasferitesi in Olanda ) raccontano com'è la vita delle famiglie olandesi in cui, da statistiche e sondaggi, crescono i bambini più felici del mondo. Sembra che la chiave del successo sia una cultura bambino-centrica, in cui si dà ai più piccoli ampia libertà su tutti i fronti, in cui la scuola non punta sui voti alti, ma sul favorire il pieno sviluppo di ognuno rispettando carattere e tempi di ciascun bambino, in cui si lavora al massimo 36 ore la settimana e si prediligono i lavori part time, anche per i papà, per poter passare più tempo in famiglia, in cui non si punta ad emergere e a mostrare la propria unicità, ma si cerca in tutti i modi di rientrare nella normalità, in cui le mamme possono conciliare facilmente lavoro e famiglia senza stressarsi troppo, il tutto condito con vita all'aria aperta e granella di cioccolato a colazione! In parte mi trovo in sintonia con il metodo educativo olandese, anch'io lascio mio figlio molto libero di giocare da solo con i suoi amici anche senza stretta sorveglianza, anch'io preferisco che vada volentieri a scuola e si trovi bene con insegnanti e compagni piuttosto che pretendere tutti 10 ma vederlo insoddisfatto o stressato già alle elementari, anch'io organizzo feste di compleanno solo per gli amici più stretti e anche a me piace che a tavola ci si racconti le reciproche giornate, però a differenza dell'Olanda il nostro sistema scolastico e il mondo del lavoro non sono così family-friendly come potrebbero essere e così è più difficile conciliare tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana mantenendo una certa rilassatezza come quella delle mamme olandesi. In ogni caso molte delle mie scelte educative sono dirette conseguenze di altre scelte e forse in contesti diversi farei diversamente, primo fra tutti il fatto di lasciare mio figlio da solo al parco giochi. Prima di trasferirmi dove sono ora non me lo sarei mai sognato, anche se ogni tanto mi sedevo su una panchina a leggere e lo perdevo di vista tra la folla di bambini che correvano urlando da un gioco all'altro, poi lo cercavo con lo sguardo in ansia finchè non lo vedevo di nuovo, certa che non sarebbe mai scappato da solo, ma con la preoccupazione che potesse essersi allontanato in compagnia di uno sconosciuto. Adesso viviamo in una piccola frazione, dove le case sono poche , il traffico quasi inesistente e bambini e adolescenti si conoscono tutti e condividono serenamente l'unico spazio pubblico presente: il parco giochi. Sono tutti abituati a ritrovarsi lì, grandi e piccoli, a parlare e giocare insieme, sorvegliandosi a vicenda o andando insieme in giro in bicicletta. I primi giorni uscivo ogni 10 minuti sulla porta di casa a controllare che fosse tutto a posto, poi pian piano ho smesso di controllare così spesso finchè sono arrivata alla tranquillità di lasciarlo uscire sia di giorno che di sera da solo con gli altri con le uniche raccomandazioni di venire a dirci se si sposta ( per esempio a casa di qualcuno ) e di tornare all'ora che abbiamo stabilito. Non è facile lasciarlo andare, ma sono certa che trarrà un ottimo insegnamento di vita da questa possibilità che ha, in fondo deve imparare a relazionarsi e ad arrangiarsi da solo, non può che fargli bene e aumentare la sua sicurezza in sè. Certo è che questa libertà non gliela concederei se abitassimo in un'altra zona del paese, quindi abbraccio il metodo olandese perchè qui sento che la collettività partecipa all'accudimento di mio figlio ( gli amici, i vicini, le altre mamme ), altrove non succede e nemmeno io mi fiderei a lasciare mio figlio da solo al parco all'età di 8 anni. Per tutti gli altri temi trattati nel libro ( che vi consiglio ) è chiaro che il nostro sistema sociale non consente di gestire la vita familiare nello stesso modo, ma un atteggiamento più rilassato e meno esigente possiamo provare ad averlo anche qui, a non pretendere che i nostri figli siano i migliori in tutto, che facciano sempre ciò che noi chiediamo loro e che affrontino con il sorriso scuola, attività extra e tutti gli impegni che noi creiamo per loro; lasciamoli più liberi, liberi di essere se stessi, di giocare, di imparare a modo loro andando alla scoperta del mondo, di annoiarsi anche, liberi di pensare con la loro testa, di sperimentare, di cadere e farsi male, perchè solo così possono imparare a rialzarsi più forti di prima. Si potrebbe continuare per ore a commentare tutto quello che si dice nel libro e adesso non è possibile, ma se prima di leggerlo ero un po' scettica in realtà sono contenta di averlo letto, mi ha fatto riflettere su che tipo di mamma sono e posso ritenermi soddisfatta delle conclusioni che ne ho tratto. L'altra lettura che vi consiglio, decisamente più leggera e di altro genere, è "Non c'è gusto senza te", una divertente e romantica storia a colpi di ricette tra uno chef e una blogger. La storia è davvero carina e ci sono semplici ricette da poter copiare, io vorrei provare le lasagnette ruffiane e il dolce arcobaleno prêt-à-porter. Volete sapere di cosa si tratta? Leggete il libro e lo scoprirete. Una lettura che si adatta al periodo estivo e vacanziero, leggera al punto giusto e ricca di spunti culinari. E allora, che dire? Buona lettura a tutti!!

sabato 4 agosto 2018

MATRIMONIO IN ABRUZZO

Buonasera! Questa sera facevo caso a quanto poco abbia scritto quest'anno rispetto al 2017, con il trasloco e la casa nuova, i nuovi ritmi e i nuovi spazi a cui abituarsi non sono riuscita a mantenere i miei buoni propositi, nonostante il mio spirito organizzativo certi giorni non sono riuscita a scrivere, non tanto per la mancanza di tempo quanto più per la mancanza di concentrazione. Da quando sono tornata dall'Abruzzo ( poi vi racconto ) ho dato il via a delle super pulizie, ho sistemato da capo tutta la casa, in fondo dopo un po' che la vivi ti rendi conto meglio di come gestire gli spazi, così ho tolto, ho rimesso, ho spostato, ho buttato, per giorni mi sono dedicata a questo, dopo il lavoro tornavo e pulivo, sistemavo perchè avevo bisogno di fare ordine. Per ogni stanza, al termine del ribaltamento generale, ho fatto una lista con i lavori che mancano e che intendo fare quando sarò in ferie e fra ieri ed oggi ho sistemato anche il garage, il rustico e buona parte del giardino: sono fiera di me! Adesso posso riprendere a dedicarmi a tutte le altre attività che avevo temporaneamente lasciato in sospeso. 

Come promesso vi racconto un po' dei pochi giorni trascorsi in Abruzzo. 






Sono partita per andare al matrimonio di una mia amica, valigia studiatissima: costume per la giornata al mare, tenuta sportiva per la giornata sul Gran Sasso, abito elegante per il matrimonio, jeans e maglietta per tutte le altre occasioni. Partenza di venerdì mattina, ore 7:00 , prima tappa dopo un paio d'ore per la colazione all'autogrill, solito traffico ( ma non eccessivo ) a Bologna, pranzo in spiaggia a Grottammare...






...e arrivo per le 15:00 a destinazione: Torano nuovo. Per questi pochi giorni ci siamo sistemati alla tenuta Morganti: posto molto carino, persone molto, molto ospitali, camere belle e pulite, a parte il bagno in comune, tutto meraviglioso. Oltre alle camere tradizionali c'è la possibilità di dormire in una botte posizionata in giardino, in piena estate credo faccia un po' troppo caldo ( anche se c'è il ventilatore ) , ma per il resto dell'anno dev'essere splendido e particolarmente intimo, quando l'abbiamo vista mi ha ricordato molto la casa sull'albero in cui eravamo stati qualche anno fa in Piemonte, decisamente un'esperienza insolita, ma positiva.



Al mattino ci aspettava una bella colazione in terrazza, poi c'è tanto verde, ci sono gli animali, potete assaggiare miele e olio fatti da loro e fare quattro chiacchiere con le donne di casa. C'è a disposizione anche la cucina oltre alla sala comune con la tv, noi però abbiamo preferito non cucinare e mangiare nei dintorni.


La prima sera siamo stati a Tortoreto Lido a mangiare il gelato con un'altra mia amica, anche lei invitata al matrimonio, il sabato mattina siamo stati in spiaggia e dopo un gelato sotto l'ombrellone per pranzo, siamo tornati a Torano per prepararci. 

Per il matrimonio ho scelto una tuta verde e nera, scarpe nere, borsa bianca, accessori luminosi. Sistemata in valigia sopra tutto il resto e appesa subito nell'armadio appena siamo arrivati la tuta non si è stropicciata per niente, pratica ed elegante, scarpe semplici e comode, anche se ad un certo punto avrei voluto aver portato delle infradito, acconciatura semplice, credo che la treccia vada bene un po' in tutte le occasioni, anche se non è perfetta. Avevo pensato di andare dal parrucchiere prima di partire, ma avrei dovuto tenere per giorni la piega e faceva davvero troppo caldo per i capelli sciolti. Direi che me la sono cavata lo stesso! La cerimonia è stata molto bella, in un'abbazia a Civitella e poi cena a Villa Cicchi  ad Ascoli Piceno: aperitivo a buffet e poi cena al tavolo, tutto buono e ben curato, il posto molto carino e l'atmosfera ottima. E' stato bello rivedere le amiche dei tempi dell'università, siamo tutte a circa un'ora di macchina l'una dall'altra, ma vedersi non è mai facile. La giornata quindi è stata splendida, gli sposi erano bellissimi e felicissimi e noi abbiamo approfittato di una bella occasione per tutti gli aggiornamenti necessari dopo circa un anno di soli messaggi.




Il giorno dopo gita sul Gran Sasso, giro in funivia, passeggiata ad alta quota, tappa al parco avventura e la sera invece abbiamo assaggiato le specialità locali di Torano al ristorante "I maltagliati". Prezzo medio/alto, cibo buono, atmosfera meravigliosa!

Per spezzare il viaggio di ritorno invece abbiamo fatto visita alle grotte di Frasassi. Se vi capita di essere nei dintorni andate a vederle perchè sono davvero meravigliose: la visita dura poco più di un'ora, portatevi un maglioncino perchè c'è molta umidità e preparatevi a una camminata tra splendidi capolavori della natura.


Approfitto  per aggiungere un ultimo "provato per voi" perchè dopo la visita alle grotte, al termine del pranzo, ho assaggiato per la prima volta lo Unicorn milk, un latte azzurro il cui colore è dovuto alla spirulina. E' molto buono e credo che sia un'idea carina anche da proporre ai bambini, io comunque appena tornata a casa ho cercato "foodness" su internet e ho ordinato un sacco di cialde: unicorn milk, ginseng e matcha, ginseng e curcuma. Potete trovare svariati gusti, io non vedo l'ora di provarli tutti!!!

Bene, a questo punto il mio resoconto del breve, ma intenso viaggio in Abruzzo è concluso, se capitate da quelle parti spero di avervi dato qualche suggerimento utile.

Ora, dopo una giornata veramente piena e faticosa, mi infilo a letto a leggere, ci vediamo al prossimo post!!






giovedì 12 luglio 2018

PROVATO PER VOI

Buonasera a tutti, quest'oggi scrivo comodamente seduta sulla mia sdraio, nella quiete del giardino. Mio figlio è al parco a giocare con gli amici e io mi regalo un po' di tempo per me. Inauguro finalmente una sezione del blog a cui pensavo da un po' senza mai decidermi a cominciare, il "provato per voi"! Ogni tanto vorrei condividere  con voi l'esperienza di prodotti, posti, cibi, libri, film, insomma "cose" che mi hanno colpito, incuriosito, fatto una buona impressione per raccontarvi cosa ho provato io e consigliarvi in merito. Parlo di esperienza, riferito anche a cose banali, perchè sull'onda di questo momento di particolare benessere, come vi dicevo nell'ultimo post, cerco di riscoprire il piacere della lentezza, o meglio della consapevolezza di ciò che faccio e vivo ogni giorno. Un primo esempio che mi viene in mente è la cena senza tv, magari qualcuno di voi lo fa già, noi non ci riusciamo quasi mai perchè mio figlio vuole guardare i cartoni, noi magari cerchiamo trasmissioni interessanti o il telegiornale, ma poi succede che si ascolta la tv e non quello che ci dicono i nostri familiari, lasciamo che le parole vengano dallo schermo e se un altro membro della famiglia ci parla magari lo zittiamo pure per poter ascoltare cosa dicono in televisione e questo non va bene. Così ogni tanto lasciamo in sottofondo un po' di musica, ma spegniamo la tv, in questo modo riscopriamo il valore della condivisione e della conversazione. Non si può fare tutte le sere, ma ogni tanto ci fa bene e cercheremo di farlo più spesso. Parlando di assaporare i momenti vi racconto del mio relax di sabato pomeriggio, dopo pulizia della casa, compiti e commissioni, tra caldo e zanzare, prima di uscire a cena mi sono concessa un bagno rilassante, finalmente ho collaudato la mia vasca!


Mi sono presa un'oretta solo per me, ho riempito la vasca, bagnoschiuma alle erbe che ha fatto la sua bella schiuma, ho preparato accanto alla vasca un tavolino con libro, giornali, smoothie, scrub e maschera per il viso. Sfogliare una rivista nella vasca da bagno non è poi così comodo, meglio un libro, per bere non c'è problema e per qualunque altra cosa ricordatevi solo di tenere un asciugamano vicino a voi per asciugare le mani quando serve. Dopo un po' di iniziale relax in cui mi sono goduta la schiuma e il tepore dell'acqua mi sono dedicata alla maschera per il viso, di questa vi voglio raccontare meglio: my mask, di Bouty.


Dei due tipi che mi hanno regalato ho provato quella con nocciolo di albicocca e burro di karitè, ho spalmato la maschera sul viso, la quantità è sufficiente per coprire bene viso e collo, si lascia agire per qualche minuto e poi si sciacqua con acqua tiepida e una spugnetta. Ho fatto poche volte la maschera al viso, ma con questa mi sono trovata bene, è abbastanza pastosa quindi non colava da tutte le parti, l'ho tenuta per una decina di minuti, scarsi, poi ho risciacquato e la pelle è rimasta pulita e liscia, non ho faticato a togliere la maschera, non si è seccata ed è venuta via facilmente lasciando una bella sensazione di pulito senza arrossamenti ne altri inconvenienti. Se volete concedervi qualche minuto di pausa è l'ideale, potete metterla e poi rilassarvi un po' oppure lasciarla agire mentre fate qualcos'altro, magari la sera, per dedicarvi un po' a voi stesse dopo una lunga giornata. Voto: 8!

Bene, ora scappo a preparare la valigia, vi racconterò del mio breve viaggio in Abruzzo la prossima settimana, per il momento vi saluto augurandovi buon relax!!



domenica 24 giugno 2018

BENESSERE PSICOFISICO E IMPROVVISAZIONI CULINARIE

Buongiorno! Oggi scrivo per la prima volta seduta sul balcone, segno che pian piano la casa prende forma e si definiscono gli spazi, inoltre c'è una splendida vista sul giardino e sulla campagna, è tutto verde, rilassante, si avverte una sensazione di quiete e di pace. E' il posto giusto per scrivere un po'.

In queste ultime due settimane mio figlio ha guardato e riguardato il cartone animato Cars 3 che manda un messaggio del tipo: trova la giusta motivazione e potrai fare ciò che vuoi, ma anche accettati per quello che sei e da lì rivedi i tuoi obiettivi e ciò che vuoi essere davvero. Ecco, ieri mentre correvo pensavo di prendere spunto da questo per il post di questa settimana. 
Restando in tema, un'altra cosa che ho fatto nei giorni scorsi è stato abbozzare la mia vision board, vi avevo detto che prima o poi l'avrei fatto, così ho recuperato il mio pannello di sughero a cui un tempo attaccavo i miei ricordi e ci ho attaccato invece immagini di ciò che vorrei per il mio futuro. Per ora ci ho messo: la foto di due fedi, un fiocco, una sala conferenze, una piscina, un paio di Louboutin e un foglio con scritto "Sii la persona che vuoi essere, decidi ciò che vuoi, realizza i tuoi sogni." Quando apro gli occhi al mattino questa è la prima cosa che vedo e che mi aiuta ad alzarmi dal letto con più determinazione, con il sorriso e con la voglia di trovare energia in me stessa anche quando sembra non essercene più. Negli ultimi tempi mi sono detta spesso che sono felice ed è vero: sto bene, ho una famiglia meravigliosa, mangio sano, faccio attività fisica regolarmente, trovo ogni giorno un po' di tempo per me da dedicare ad un'attività che mi piace e mi dà soddisfazione, riesco a tenere in ordine una casa impegnativa, sto lavorando per realizzare alcuni progetti futuri, non potrei non stare bene. Certo che a fine giornata sono un po' stanca, certo che non tutti i giorni sono iperattiva, certo che alcune mattine vorrei solo starmene a letto a dormire, non va sempre tutto bene, la vita ti propone continuamente imprevisti e ostacoli, il segreto sta nell'avere la forza di riuscire a decidere come affrontarli. Il concetto di benessere psicofisico per me sta qui: avere delle buone e sane abitudini e avere la consapevolezza che ogni giorno si sta camminando nella direzione verso la quale abbiamo deciso di andare, che ogni giorno facciamo un passo in più verso la realizzazione dei nostri sogni. Io ho bisogno di un planning che mi aiuti a tenere tutto sotto controllo senza esagerare, potrebbe esservi utile se volete incastrare tante attività, potrebbe servirvi la vision board o qualcosa di simile che non vi faccia dimenticare per cosa state lottando, per cosa state facendo dei sacrifici, potrebbe non essere niente di materiale, ma un vostro pensiero, una parola chiave che vi faccia tener duro nei momenti difficili, l'importante credo sia avere le idee chiare su cosa è davvero importante, su cosa conti davvero per voi. E' così bello stare bene, avere la sensazione che nonostante tutto state facendo un buon lavoro, vi state godendo le giornate, che il tempo scorre piacevolmente lento, che la vostra vita vale davvero. Questo stato di benessere fisico e mentale per me ci fa addirittura  fare cose che non credevamo di poter fare, ci fa sorprendere di noi stessi. Io che ho sempre odiato cucinare, che sentivo come un peso aprire il frigorifero e decidere cosa preparare per cena, che non sapevo cambiare un po' piatti a meno di seguire una nuova ricetta, adesso ho voglia di stare in cucina, di provare cose nuove e anche di improvvisare. Mi piace godermi la casa nuova, mi piace godermi la cucina e mettermi alla prova ai fornelli. Non sono e non sarò mai uno chef, ma almeno non cucino più la solita pasta al sugo ( già pronto ) o il solito riso in bianco.


 L'altra sera per condire la pasta ho usato un pochino ( proprio poco che fa male, però quanto è buono ) di burro e quello che restava del philadelphia al salmone, niente di speciale, ma il risultato è stato apprezzatissimo. Un'altra sera che ero sola con mio figlio abbiamo preso delle brioches vuote e le abbiamo riempite di prosciutto e zucchine per un mix di dolce e salato che ci ha riempito con semplicità e allegria. Quasi ogni giorno torno dal lavoro e metto nel frullatore un po' della frutta che trovo nel frigo con latte oppure yogurt, miele o cannella, in abbinamenti più o meno casuali che fanno bene e rinfrescano. Non faccio nulla di spettacolare, ma per me è una piacevole novità trovare gusto nel cucinare e vedere che con poco riesco a preparare piatti che ottengono buone critiche dal resto della famiglia.




In questo periodo non faccio che ripetermi che mi sento bene ed è una splendida sensazione, la mia conclusione è che in fondo non ci vuole molto per essere felici, il segreto non è nascosto in qualche manuale mistico, alla fine di una lunga strada su un monte tibetano o nel diario dell'uomo più ricco del mondo, per ognuno di noi il segreto della felicità è diverso perchè sta a noi stessi capire cosa ci rende felici e come possiamo fare per esserlo, per me, è chiaro, il segreto è l'organizzazione!
E il vostro qual è?