sabato 16 settembre 2017

RICOMINCIARE...

Questa settimana è stata all'insegna della parola "inizio", è ricominciata la scuola, ricominciano i corsi extrascolastici, sono tornati tutti dalla ferie quindi al lavoro si ricomincia a pieno ritmo, c'è chi si sposa dopo anni di convivenza e segna un nuovo inizio nella propria relazione e c'è chi esce da una storia e fa i conti con un nuovo inizio da sola. In ogni caso si tratta di dare il via a qualcosa. Bisogna prendere nuove abitudini ( in certi casi ritrovarne di vecchie ), nuovi tempi e nuovi spazi. In genere all'inizio ci si guarda intorno un po' spaesati, forse si fa fatica a capire dove siamo e cosa stiamo facendo, ma lo spirito di sopravvivenza ci viene in aiuto e anche un po' di spirito organizzativo. Quando ricomincia la scuola, per esempio, la mia sveglia suona prima del solito perchè al mattino mi serve più tempo per essere pronta a uscire, anzi per essere pronti in due: borsa e cartella, pranzo e merenda, scarpe e vestiti, tutto doppio e poi ricordati quando c'è ginnastica, quando inglese, quando religione, quando la gita, hai messo in cartella tutto, hai preso il sacchetto con il materiale, ti sei ricordata il certificato da fotocopiare e i soldi per l'iscrizione e la delega sul diario, insomma si entra nel nuovo vortice. Più cose riuscite a preparare la sera prima di andare a dormire e più potrete posticipare il risveglio certe di non essere impreparate. Noi ricominciamo con il nuoto: costumi e ciabatte sono della misura giusta? La borsa è pulita ( ma soprattutto dov'è finita? )? Voglia ne abbiamo? In ufficio sono rientrati tutti i colleghi e ne è anche arrivato qualcuno nuovo, io dopo le ferie ho cambiato lo sfondo del desktop perchè voglio che sia in linea con i pensieri e l'umore del periodo, in questo momento ho bisogno di pensare alla precisione e alla perfezione, ho bisogno di essere ancora più efficiente, sono stufa degli errori di distrazione, che non finiranno, lo so, ma con un po' di attenzione in più si possono ridurre al minimo. Sono iniziati i lavori nella casa nuova, noi siamo sempre accampati dai miei, ma sta arrivando l'autunno, quindi questo week end si va alla ricerca degli scatoloni con maglioncini di cotone, scarpe chiuse, giubbotti leggeri e ciabatte, ormai è tempo di riporre le infradito, giusto? E come vi accennavo prima in questi giorni torna prepotente questa parola, inizio, sia per il matrimonio di una coppia che conosco che dopo anni di convivenza e un figlio che ha l'età del mio hanno fatto questa scelta, sia per un'amica che invece si trova a fronteggiare un nuovo inizio da sola. Quando si comincia ad essere in due bisogna prendere le misure, trovare l'equilibrio giusto fra due mondi separati che devono integrarsi, quando invece si resta soli ci vuole il tempo di riappropriarsi dei propri spazi, bisogna avere la forza di concentrarsi egoisticamente solo su se stessi per ritrovare il proprio equilibrio e la propria felicità che per essere tale deve dipendere prima di tutto da noi stessi. Certi inizi si possono programmare, in altri casi ci si ritrova catapultati in una nuova situazione che dobbiamo fronteggiare, ma dopo i primi attimi di smarrimento occorre fermarsi, schiarirsi le idee e ripartire. Può essere utile fissare nero su bianco i nostri buoni propositi, i nostri nuovi obiettivi, per darci l'idea concreta che qualcosa di nuovo è iniziato possiamo cambiare qualcosa che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, lo sfondo del desktop, le tende di casa, il colore dei capelli o delle pareti, ci vuole un segno tangibile che ci ricordi il cambiamento, un segno che deve aiutarci a stare meglio, a darci la spinta verso il nuovo. Negli ultimi giorni mi sembrava di aver perso il controllo sul mio tempo, oggi mi sono presa un paio d'ore per risistemare il mio spazio vitale ( quei pochi metri quadrati che ho a disposizione in attesa che la casa nuova sia pronta, che ora sono il mio spazio e che ho bisogno siano in linea con me stessa ), ho deciso che da oggi voglio riappropriarmi del mio tempo, così a costo di andare a letto a notte fonda oggi farò tutto quello che è previsto nel mio planning per il sabato, farò quello che mi sono prefissata di fare e lo farò serenamente perchè lo avrò scelto io e così dovrà essere nei giorni a venire.

Ogni inizio richiede un po' di sforzo e quando è un inizio forzato dobbiamo fare in modo che si trasformi in opportunità. Non importa se non è lunedì, ogni giorno va bene per essere un nuovo giorno.

domenica 10 settembre 2017

GRANDI PROGETTI

E' arrivato il momento di fare progetti concreti, dopo mesi di ipotesi stiamo per iniziare i lavori nella casa nuova ed è ora di mettere nero su bianco tutte le idee raccolte fino a qui. Quando si tratta di immaginare come verrà una casa, un giardino, un qualunque ambiente uomini e donne ragionano in modo diverso. Io faccio fatica a capire come verrà una stanza se non vedo almeno i mobili, il colore del pavimento o del muro, se non ho modo di concretizzare un pochino i pensieri mi è difficile capire se questo starà bene con quello. Se però mi aggiro nella casa vuota posso farmi un'idea degli spazi, se poi mi siedo davanti alla piantina posso ragionare con abbastanza cognizione di causa per decidere dove mi piacerebbe mettere i mobili, le prese, le luci... Dopo aver cercato un po' a caso su internet abbiamo visto dal vivo due o tre posti che vendono piastrelle, sanitari, porte e finestre perchè vedere troppe cose crea solo confusione, dovete avere un'idea di cosa vi piace di più, ad esempio legno o ceramica, chiaro o scuro, avere un'idea del prezzo da non superare e poi vedere cosa offre il mercato, ma senza esagerare. Per prendere spunto internet è molto comodo, da casa vostra potete fare un tour virtuale tra mobili e rifiniture varie, ma poi occorre vedere dal vivo come sarà il risultato perchè non è mai la stessa cosa. Andate in giro con un'idea orientativa e poi magari lasciatevi consigliare dagli esperti, senza però stravolgere completamente la vostra idea di base se no rischiate di realizzare il progetto di qualcun altro. Ho trovato molto carino e utile Pinterest, ci sono idee varie, anche di fai da te; soprattutto per quanto riguarda il giardino io ho preso spunto, poi vedremo cosa si potrà fare e come sarà il risultato finale...  
Una volta raccolti un po' di preventivi ho preparato un budget di partenza, ho una cifra da non superare e devo fare il possibile per non sforare ( excel e tabelle in questo caso sono molto utili per tenere sotto controllo le spese che sostenete di volta in volta ). In questi casi bisogna cercare un buon equilibrio tra costo e beneficio, per certe cose può essere meglio spendere un pochino di più ma essere certi della qualità del prodotto, soprattutto per quelle cose che non si possono cambiare facilmente come pavimenti o infissi, mentre per altre, soprattutto se non avete le idee troppo chiare, può essere meglio puntare sul risparmio e magari fare una scelta diversa dopo qualche tempo. Per quanto riguarda l'arredamento meglio non esagerare in partenza, prendete quello che vi è indispensabile, i buchi potrete sempre riempirli più avanti, vivendo giorno per giorno nella casa nuova vi accorgerete di cosa vi manca o cosa può essere più funzionale in un'altra posizione, insomma per un certo tempo si vive comunque in modalità "work in progress". Sono certa che pur continuando a pensarci ci sarà sempre qualcosa a cui non ho pensato e prima o poi mi faranno una domanda a cui non saprò rispondere prontamente e ovviamente c'è da mettere insieme due pensieri, due ordini di idee, bisogna trovare il giusto equilibrio in tutte le scelte e quindi occorrono pazienza e flessibilità. Penso che in una coppia ognuno dei due debba avere degli "irrinunciabili", cioè quelle cose che avete sempre sognato ci sarebbero state nella casa dei vostri sogni ( per me, per esempio, un irrinunciabile è l'isola in cucina ), sul resto bisogna venirsi incontro. 
Passo per passo vi terrò aggiornati sugli sviluppi, dandovi suggerimenti su come affrontare nel modo migliore i vostri progetti, grandi o piccoli che siano, perchè ci vogliono sempre e comunque un'idea iniziale, un budget e un piano operativo. Per ora rimaniamo sul piano delle idee e vediamo come svilupparle... 
Buona settimana!

sabato 2 settembre 2017

VACANZE ITINERANTI

Hola! Reduce da un viaggio in Spagna di dieci giorni e a seguire una settimana di lavoro abbastanza impegnativa torno pian piano ai miei ritmi. Sono sempre ospite dei miei genitori e presto vi potrò aggiornare sui lavori in corso nella nuova casa, nel frattempo parliamo ancora un po' di vacanze. Quest'anno il relax ha lasciato il posto a spostamenti continui e chilometri macinati a piedi andando a spasso per l'Andalusia e non solo. Dopo anni di assenza sono tornata a far parte del nostro vecchio gruppo vacanze che da anni si evolve, c'è chi abbandona e chi si aggiunge, ma resta pur sempre un gran bel gruppo, questa volta eravamo in 17 compreso il mio bimbo, unico del gruppo, che però si è inserito benissimo e ha tenuto duro dal primo all'ultimo giorno dimostrandomi ancora una volta che è un bambino davvero speciale. 

Per quanto riguarda il lato pratico vi dico come ci siamo organizzati partendo dal bagaglio a mano. Dovendo affrontare 10 giorni di spostamenti, cambiando 6 hotel, il rischio che la valigia non arrivasse mi aveva preoccupato un po' più delle altre volte in cui ho preso l'aereo perciò negli zaini ( mio e del mio bambino ) ho fatto stare: telefono, caricabatterie, portafogli, macchina fotografica, libri, gioco elettronico, ciabatte, pigiama, un cambio di vestiti, una felpa e una sciarpa contro il gelo da aria condizionata. Saremmo stati abbastanza pronti per affrontare un'eventuale sfortuna, che però non si è verificata. La valigia è stata studiata nei dettagli, dovendo imbarcare il necessario per due senza superare i 20 kg. gli abiti più ingombranti li abbiamo messi addosso: calzoncini di jeans, scarpe da ginnastica, maglietta e felpa. In valigia: due salviettoni sul fondo, 3 paia di pantaloni corti, due canottiere per ogni paio, quattro cambi per la sera ( due pantaloni e 4 magliette ), una borsa piccola ( in cui la sera mettevo solo telefono, fazzoletto, carta di identità con infilati i soldi e chiave della camera dell'albergo ), due paia di scarpe leggere, due costumi, calze e biancheria sui lati e negli angoli, la bustina con il necessario per il bagno ( i flaconcini reduci da altre vacanze sono utili per occupare poco spazio ), i solari, le medicine, nello specifico antistaminico e crema lenitiva perchè mio figlio ha "deciso" di riempirsi di puntini pochi giorni prima della partenza. Per dieci giorni l'ho spalmato di crema, gli ho dato le gocce e ho cercato di impedirgli di grattarsi, soprattutto la notte andando incontro a poche ore di sonno rispetto a quelle preventivate. Abbiamo camminato molto, ma spesso nella giornata erano previste più tappe per cui ci si riposava un po' in pullman, nelle ore più calde noi restavamo in albergo per far fare al mio bimbo ( e fare anche noi ) un pisolino, spesso la sera mangiavamo in albergo o comunque nelle vicinanze per poter andare a letto presto ed essere pronti ad affrontare il giorno successivo. Tra caldo, litri e litri di acqua, crocchette di pollo e gelati, monumenti e magliette delle squadre spagnole, sono passati i primi giorni in Andalusia. 

 

Poi ci siamo spostati a Valencia, bellissima città e soprattutto molto vivibile, ve la consiglio assolutamente, c'è tutto: antico, moderno, vita mondana, spiaggia e soprattutto biciclette da noleggiare. La città è servitissima di piste ciclabili, si passa tra parchi splendidi e si arriva fino al mare, è rilassante, si pedala in sicurezza e per visitare la città con dei bambini è l'ideale. 



Tappa finale, accompagnata da un po' di ansia, Barcellona. Pochi giorni dopo l'attentato la città continuava la solita vita, io ho avuto un po' timore nei posti più affollati, ma per fortuna non è successo più nulla. 




Il bilancio finale di questi giorni è sicuramente positivo, se vi dovesse capitare di fare vacanze itineranti con bambini al seguito vi consiglio di preventivare dei diversivi, di assecondare le loro richieste di mangiare anche negli orari più strani e di fare delle pause per farli riposare. Sembra scontato, ma può venire la tentazione di pretendere che i nostri figli accettino tutto quanto gli proponiamo senza reclamare o che siano entusiasti quanto noi delle meraviglie architettoniche delle città. Mio figlio è stato felice di poter stare sul pullman, poi in bicicletta, in metropolitana,  gli è piaciuto affiancare chi di volta in volta ci ha fatto da guida, ha sperimentato gli auricolari per ascoltare le spiegazioni di quello che vedevamo ( e ovviamente non ha ascoltato tutto, ma è stata una novità ), si è goduto un pomeriggio in spiaggia e gli ultimi giorni aveva l'obiettivo di camminare per poter tornare nella casa che avevamo affittato per fare il bagno in piscina, in certi momenti gli ho fatto fare il reporter dotandolo di macchina fotografica, lui ha chiacchierato con tutti, li ha fatti giocare nei viaggi più lunghi e li ha fatti ridere con le sue battute. Si è meritato tre magliette e soprattutto la visita al Camp Nou di Barcellona, credo che non si dimenticherà di questa vacanza e io nemmeno. Ci siamo messi alla prova e posso dire che l'abbiamo superata. Non è stato facile, ma alla fine siamo stati tutti soddisfatti, stanchi, ma soddisfatti. Fare vacanze un po' impegnative con i bambini si può, l'importante è essere consapevoli di dover collaborare tra adulti, di dover essere più pazienti del solito,  imparare a bilanciare le necessità dei più piccoli con quelle dei grandi, se siete in gruppo non pensate di poter fare tutto quello che fanno gli altri, mettete in conto che dovrete rinunciare a qualcosa, ma se saprete andare incontro ai vostri figli loro vi ricompenseranno con una resistenza che non potete nemmeno immaginare. 

Vi saluto con un brindisi, a queste vacanze e a tutti coloro che ne hanno fatto parte, cin cin!