giovedì 29 settembre 2016

BALLIAMO?


Nella vita si balla, si balla per davvero ( a lezione di danza, a teatro, in discoteca, nella propria stanza, in giro per la casa ) e si balla in senso metaforico quando rimbalziamo tra un impegno e l'altro. Ieri ho fatto lezione di danza dopo anni di pausa: è stato splendido e terribile nello stesso tempo. Non sono più abituata, quindi lo sforzo fisico si è sentito ( anche se pensavo di sentire più male oggi ) ma la sensazione provata nel muovere quei passi è stata impagabile, mi mancava. Così adesso devo decidere se continuare per tutto l'anno, se decidessi di sì il mercoledì dovrei uscire dall'ufficio puntuale alle 17:45, passare a casa dei miei, controllare che mio figlio abbia fatto i compiti, lasciarlo lì a mangiare, andare a lezione dalle 19:00 alle 20:00 e poi recuperarlo mentre torno a casa. Da un lato so che sarà impegnativo, ma dall'altro sono tentata perchè in quei sessanta minuti potrei sfogarmi un po', potrei lasciarmi andare sulle note di canzoni che non so, ma che mi danno ugualmente energia. Non sono una ballerina, non lo sono mai stata, ma mi sento come se lo fossi, sono consapevole dei miei limiti e con questa consapevolezza cerco di fare del mio meglio, dò più importanza alle sensazioni che provo. Questo post non vi spiega come organizzare corsi di danza ( anche se il nostro è stata un'improvvisata/rimpatriata e in fondo basta trovare una sala dove poter accendere uno stereo ) ma ho voluto scrivere per dire che se avete un hobby, una passione, qualcosa che vi piace fare dovreste trovare il modo di farlo, ormai ci sono corsi a tutte le ore e in ogni luogo, può essere vicino a casa oppure vicino all'ufficio, può essere anche lontanissimo, ma se vi fa star bene la strada non sarà un peso. So che è difficile conciliare tutto, si devono fare dei sacrifici, più che altro bisogna fare delle scelte, perchè noi donne, noi mamme, noi mamme che lavoriamo comunque sia abbiamo bisogno di prenderci del tempo per noi stesse, perchè ce lo meritiamo, per non impazzire,  per sentirci padrone della nostra vita, del nostro tempo, perchè non è vero che non si può, in genere non lo si vuole veramente. L'anno scorso al mercoledì mio figlio aveva gli allenamenti di calcio e non ho seguito il corso di danza che c'era allora, non sarei mai arrivata in tempo, ma non ne ho cercati altri, ho scelto di fare una cosa diversa: andavo a correre. Quest'anno potrei, dovrei incastrare un po' le cose, ma penso che dirò di sì, perchè quando si balla, nella vita, tra impegni che ci fanno comunque stare bene allora ballare è divertente. 
Quindi oggi vi dico ballate, nel senso che più vi piace, ma tenete alto il volume della musica e ballate!

domenica 25 settembre 2016

CAMPIONESSA DI TETRIS


L'altro giorno riordinavo le cose sparse sul cassettone, mettendo vicino tutti i promemoria dei vari appuntamenti all'improvviso ho realizzato che era tutto concentrato il 23! Vedevo 23 ovunque: portare mio figlio dal dentista, poi portarlo alla prima lezione in piscina e poi appuntamento in agenzia immobiliare. Per 5 secondi mi sono bloccata presa dal panico, poi è subentrata la modalità da navigatore "ricalcola percorso" e mi sono organizzata. Uscita dal lavoro con un po' di anticipo ( per fortuna ho sempre delle ore in più da sfruttare nel momento del bisogno ) mi sono fatta trovare alle 15:55 puntuale davanti allo studio del dentista dove il mio bimbo è arrivato accompagnato dal nonno, in mezz'ora avevamo brillantemente superato il controllo. Abbiamo fatto una passeggiata fino al bar dove lavora la zia Silvia per recuperare dei documenti e poi siamo tornati a casa, mentre lui faceva merenda io ho preparato la borsa della piscina: accappatoio, costume, ciabatte, cuffia, cambio, necessario per la doccia. Ore 17:00 siamo usciti di casa ( lasciando dietro di noi un vero disastro ) e siamo andati in piscina, essendo la prima volta ho voluto arrivare in anticipo e abbiamo fatto bene. Ho scoperto che devo portarmi le ciabatte anch'io, quindi ho dovuto per quel giorno comprare le sovrascarpe, poi abbiamo occupato un armadietto, lui si è cambiato e siamo andati a conoscere la maestra Giulia. Ore 17:50 è iniziato il corso ed è arrivata mia mamma alla quale ho spiegato dove avevamo lasciato le nostre cose e dopo aver guardato un pochino il mio bimbo che sguazzava felice nell'acqua sono andata all'appuntamento in agenzia immobiliare. Sono arrivata spaccando il minuto alle 18:20. Ho portato tutti i documenti che dovevo ben divisi in cartelline trasparenti con inserito, in ognuna, l'elenco di quanto contenuto. Concordato che mio figlio restava a cena dai nonni alle 19:00 sono tornata a casa, cenetta a due e un po' di relax prima di sprofondare nel sonno. Sabato ho deciso di sbrigare subito gli impegni fuori casa: comune, biblioteca, spesa e poi mi sono dedicata alla casa, ho pulito tutto da cima a fondo incastrando nel mezzo anche i compiti, oggi finiamo matematica e finalmente ci rilassiamo un po' sul divano. Mi sento come se stessi giocando a tetris: incastra bene i pezzi e vincerai. Proprio oggi ho letto un link della 27 ora in cui una mamma anonima scrive a Beppe Severgnini dicendo che lei non ce l'ha fatta, non riesce ad essere brava in tutto: lavoratrice, moglie, madre. Mi viene in mente il film "Come fa a far tutto?" e il trailer del nuovo film "Bad moms", fare tutto non ed essere sempre perfette non si può, io ci ho provato, ma vi confermo che non è possibile perchè chiedere troppo a noi stesse significa autodistruggersi, significa finire a fare male tutto quello che facciamo. Ho sempre avuto la presunzione di potercela fare, mi ritengo una maga nell'incastrare gli impegni, ma per essere sempre perfetta avrei bisogno di giornate di 50 ore oppure dovrei non dormire la notte. NO. Non si può fare. Mi sono data delle priorità, mi sono imposta di non continuare a fare straordinari perchè poi finisce che sbaglio e allora è peggio per tutti, certi giorni lascio la casa in condizioni tali che sembra sia esplosa una bomba, ma magari quel giorno ho passato più tempo con mio figlio, a volte mi isolo per scrivere e portare avanti i miei progetti personali perchè credo che sentirsi realizzate ci aiuti a star bene con noi stesse e con gli altri, ma ogni tanto organizzo una cenetta con il mio compagno perchè la coppia non va trascurata, anche perchè senza di lui non potrei fare tutto quello che faccio. E' vero che la società non ci aiuta, io ho la fortuna di lavorare in un posto dove l'orario è elastico e nessuno storce il naso se prendo un permesso ( ore che comunque poi recupero ) ma non è così ovunque, io ho mio papà in pensione che mi aiuta e prima avevo gli zii, ma non tutti hanno familiari disponibili e baby sitter e asili costano ( sono anche consigliere comunale e posso dire che come amministrazione facciamo il possibile, ma anche noi dobbiamo seguire leggi che non sempre ci permettono di andare incontro alle esigenze di tutti ). Io faccio i salti mortali per cercare di dare il massimo al lavoro, per essere presente per mio figlio, per essere una brava compagna, amica, figlia, nipote, mi prendo del tempo per me perchè ho dei sogni che voglio realizzare e anche se ogni tanto ho dei momenti di sconforto la consapevolezza di fare comunque del mio meglio mi aiuta. So che non posso arrivare dappertutto e allora decido giorno per giorno dove voglio arrivare. Non so quante mamme leggeranno le mie parole, mi considero fortunata? Sì, lo sono, ma sono anche vicina a tutte coloro che non lo sono altrettanto. Io ho avuto mio figlio quando ancora andavo all'università, è arrivato, allora non è stato tutto rose e fiori, molte cose si sono sistemate solo ora, dopo anni di fatiche, rinunce e compromessi, ma anche di tante soddisfazioni. Se pensate di non poter fare tutto io vi dico: è così, non si può, ma ci si può organizzare per fare del nostro meglio e se in questo vi serve un aiuto scrivetemi, magari posso darvi una mano. Io lo spero!!

susygilmore@gmail.com 

lunedì 19 settembre 2016

DI NUOVO TRA I BANCHI DI SCUOLA


E' iniziata la scuola. Anche quest'anno è arrivato il momento fatidico di mettere i libri in cartella, di puntare la sveglia e rivedere compagni e maestre. Non so voi, ma qui abbiamo finito i compiti delle vacanze a meno di 24 ore dall'inizio del nuovo anno scolastico: mio figlio non è me, a me piaceva la scuola e facevo abbastanza volentieri i compiti, anche quelli delle vacanze, quest'anno invece li ho odiati con tutta me stessa. Comunque la scuola è iniziata e in questi giorni ci siamo prontamente attrezzati: una ripulita alla cartella ( se proprio non si distrugge per me quella dell'anno scorso può tranquillamente arrivare fino alla quinta elementare ), nuovi astuccio e bustina ( quelli vecchi non sono arrivati nemmeno alla fine del primo anno!) e quest'anno abbiamo aggiunto il portamerenda. Con la lista alla mano abbiamo fatto il consueto giro in cartoleria per comprare tutto il necessario e da oggi ogni volta che ci saranno le colle in offerta le comprerò perchè la colla è la cosa che finisce più in fretta e in genere fa proprio una brutta fine. Abbiamo diligentemente messo il nome su ogni quaderno, su astuccio, bustina, porta merenda, sacca per le scarpe da ginnastica, libri, diario e poi è arrivato il momento di etichettare: etichetta su ogni biro, matita, pastello, pennarello. C'è qualcuno che usa il pennarello indelebile, io stampo le etichette in ufficio con nome, cognome e classe, se non potessi prenderei le etichette adesive e scriverei tutto a mano. Mi raccomando mettete le etichette bene in fondo ai pastelli se no prima o poi vengono temperate insieme alla punta. Io sono un po' maniaca e ogni sera controllo che sia tornato tutto a casa, riappiccico un po' le etichette che si staccano, controllo lo stato della colla e che libri e quaderni non abbiano orecchie, controllo tutto quello che c'è nella cartella e se sul diario c'è scritto qualcosa perchè fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Quest'anno ci siamo dati l'obiettivo di leggere un po' tutte le sere, abbiamo iniziato con gli Aristogatti e ogni sera leggiamo una pagina insieme così il mio bimbo si tiene in allenamento, visto che per ora la lettura non rientra nei suoi hobbies. Sono una mamma che tiene all'istruzione di suo figlio, che non si aspetta tutti 10 ma che pretende comunque il meglio di quanto lui possa fare, voglio lasciarlo sbagliare, ma voglio anche stargli accanto affinchè si senta sicuro di sè e delle sue capacità perchè la scuola non sia un peso, ma un piacere. Ci vuole grinta e determinazione per affrontare un nuovo anno scolastico da parte sua, ma anche da parte mia perchè adesso arrivo più tardi al lavoro per poterlo accompagnare a scuola e quindi esco più tardi, devo ricordarmi ti tenere pronte le tute per i giorni in cui c'è ginnastica, controllare insieme a lui libri e quaderni, tenere d'occhio il materiale e tenere rifornite le scorte se qualcosa finisce o si perde, non dimenticare di comprare succhi, cracker, merendine, parmigiano da mettere nel portamerenda, tenermi un po' di tempo per i compiti del mercoledì, coordinare i compiti del venerdì con gli altri impegni del weekend, non mancare alle riunioni, tenere d'occhio il registro on line, non impazzire per i duemila messaggi che arrivano sul gruppo whatsapp della classe, tenere vivo l'interesse per la scuola, pretendere ordine e attenzione, condividere i successi e affrontare insieme gli insuccessi per imparare dagli errori. Insomma quasi quasi la scuola è più faticosa adesso che quando ero io a dover studiare, ma mi piace affrontare con mio figlio questo suo percorso e stargli vicino mentre cresce. Avevo voglia di autunno e l'inizio della scuola è un segno inequivocabile  dell'arrivo di questa nuova stagione, il consiglio e il buon proposito per questo nuovo anno scolastico è avere pazienza e affrontare ogni giorno con il sorriso. Incoraggiamo i nostri bambini, aiutiamoli a trovare il loro metodo, la loro strada, non lasciamoli abbandonati a loro stessi, nemmeno quando sono bravi e ci sembra che possano farcela da soli, gratifichiamoli per i traguardi raggiunti e se c'è un problema, una difficoltà prendiamola sul serio, è a scuola che i nostri bambini passano la maggior parte del loro tempo, non devono vivere quelle ore come una tortura, ma come un gioco in cui bisogna impegnarsi, ma alla fine si vince un bellissimo premio.

Concludo augurando buon anno scolastico a tutti e vi confesso che, se potessi, tornerei volentieri anch'io sui banchi di scuola!

martedì 13 settembre 2016

VOGLIA DI AUTUNNO PARTE SECONDA


Vi ho lascito di sabato e vi ritrovo di martedì, in questi giorni è continuata la trasformazione della casa in versione autunnale, anche se il caldo un po' mi fa rimpiangere l'acqua fresca della piscina. Comunque, a parte tutto quello che riguarda il mondo della scuola di cui parleremo la prossima volta, in casa ho cambiato i cuscini delle sedie in sala, ho messo il copriletto leggero che è sfumato in tre toni di marroni, ho finito di cambiare le tende in tutte le stanze e adesso c'è una bella atmosfera luminosa, ma allo stesso tempo leggera, è tutto sui toni del beige e del bianco. Dopo il giallo e l'arancione dell'estate adesso ho necessità di colori rilassanti. 

Ho ripreso il lavoro a settembre e ho ripreso anche il giro del guardaroba, sento che ci sono cose che non mi vanno più bene perchè non rispecchiano più il mio modo di essere, questo trentesimo compleanno e tutto quello che è successo negli ultimi 12 mesi mi hanno cambiata e adesso mi sto assestando, dopo un periodo di turbolenza, di montagne russe adesso ho voglia di rilassarmi, di concedermi un po' di calma autunnale. Per quanto riguarda l'armadio ogni giorno metto una cosa diversa, ho deciso che riprovo tutto e se qualcosa mi fa dire "no, oggi no" allora vuol dire che la devo eliminare, è l'occasione per fare un po' di spazio.

Devo finire di riordinare la cameretta, ma nelle altre stanze ho fatto pulizia, ho messo ordine intorno a me e anche dentro me, mi sono data nuovi obiettivi, mi sono fatta una scaletta di cose da fare giorno per giorno per aiutarmi a prendere il ritmo giusto, per l'arrivo dell'autunno vedo parole dette e parole scritte, sento musica classica, respiro aroma di thè con le amiche.

Ho voglia di autunno. Di maglioni di cotone. Di mettere il ventilatore in cantina. Di fare i compiti con mio figlio. Di far merenda con thè e biscotti. Di foglie che cadono. Di sogni in bianco e beige.


sabato 10 settembre 2016

VOGLIA DI AUTUNNO PARTE PRIMA


Si avvicina l'inizio della scuola, fa ancora caldo, ma i colori iniziano ad essere quelli autunnali e a me è venuta voglia di Autunno. Questo significa che inizia la rivoluzione sistematica della casa per passare dalla versione estiva a quella autunno-inverno. Oggi, fra una cosa e l'altra, ho fatto un primo passo, vi racconto...
Stamattina ho fatto fare i compiti a mio figlio, ho fatto partire la lavatrice, poi avevo appuntamento dal dentista, dopo siamo andati tutti e tre a far la spesa e siamo tornati per l'ora di pranzo. Ho steso i panni e ho fatto partire il secondo giro, ho sistemato la spesa, abbiamo mangiato ( ovviamente non ho cucinato io ), poi è iniziata la fase "casa d'Autunno". Ho tolto tutto quello che c'era sul balcone, ho passato la scopa e l'ho lavato, mentre asciugava ho portato in cantina sedie e tavolino che staranno lì fino a primavera, ho sistemato le piante, svuotato le pattumiere, poi ho spostato le due cassapanche che ho sull'altro balcone su questo, una in ogni angolo, e ci ho messo sopra i fiori. Come vi dicevo l'anno scorso quando inizia a far più freddo copro i vasi con dei teli appositi e lì resistono tutto inverno. 





Fatto questo e rimesso anche le altre cose al loro posto ho steso gli altri panni e fatto andare la lavastoviglie, ho fatto finire i compiti a mio figlio ( era ora, considerando che lunedì inizia la scuola ), ho fatto partire la terza lavatrice, siamo andati a messa, poi lui è andato dai nonni, il mio compagno a fare l'aperitivo e io a correre, adesso mi connetto un po' col mondo dopo essermi fatta la doccia, cena e stasera concerto in castello, da domani si riparte con le pulizie della casa. Vi racconterò nei prossimi giorni cosa cambia, stanza per stanza, seguitemi in questa trasformazione che ci porta dritti dritti in Autunno!

martedì 6 settembre 2016

#PLEDGEFORTHEPLANET


Ho trovato questo hashtag su Grazia, in un piccolo trafiletto che però mi ha incuriosito, ho indagato un po' e ho trovato...beh di tutto, però ho pensato di raccontarvi cosa faccio io per cercare di salvare il nostro pianeta, non è sicuramente molto, ma è meglio di nulla e ogni piccolo gesto mi fa sentire meglio, mi lascia un senso di soddisfazione, di certo non ridurrò il buco dell'ozono ma saprò di essere stata un pochino di aiuto. 
Faccio la raccolta differenziata e cerco di farla al meglio, divido carta, plastica, vetro e umido, quando qualcosa è fatto con più materiali cerco di separarli, per esempio il tappo del cartone del succo lo butto nella plastica, le buste di affettato le divido, la parte rigida nella plastica e l'altra nel secco, così anche gli yogurt o le confezioni di cibi presi nel reparto gastronomia, separo carta e plastica delle scatole dei giochi, cerco di buttare nell'umido anche i resti più piccoli di cibo. Non butto i cibi scaduti da 24 ore ( nemmeno quelli scaduti da 48 se non hanno strani colori o cattivi odori ), non butto gli avanzi, raccolgo in una bottiglietta l'olio che uso per cucinare perchè lo riciclano nella nostra piazzola ecologica, metto da parte tutti i tappi di plastica perchè li raccolgono nelle scuole, non butto mai niente per terra e detesto chi lo fa senza rendersi conto che quel fazzoletto o quella lattina potrebbe essere ritrovata ancora quasi intatta dai suoi bis, tris, tris tris e tanti altri tris nipoti. Inoltre quando vedo sacchetti, materassi, poltrone o altro abbandonato in mezzo alla campagna o ai bordi delle strade non posso fare a meno di pensare: ma se hai fatto tanta fatica per portarlo fin lì perchè non l'hai buttato in discarica???! Quando vado a fare la spesa mi porto le borse da casa e se proprio mi capita di dimenticale ( difficile perchè ne ho in macchina due di scorta ) poi uso i sacchetti come sacchi della spazzatura, per buttare via la carta uso altre scatole o sacchetti di carta, non tengo aperto il frigorifero più del dovuto, non continuo ad accendere e spegnere le luci e finchè ci si vede abbastanza con la luce naturale non accendo lampade e lampadari. Faccio i lavaggi di lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, se devo sciacquare i piatti prima della lavastoviglie riempio una pentola o un piatto che ho usato per la cena con un po' di acqua e inumidisco con quella la spugna, quando li lavo a mano e devo risciacquare non lascio sempre aperto il rubinetto mentre sistemo le stoviglie, ho messo il depuratore e non compro più acqua in bottiglia. Mi lavo i denti senza lasciar scorrere l'acqua nel lavandino, non faccio docce di un'ora ( e nemmeno di mezz'ora ), quando vedo mio figlio che gioca con l'acqua mi trattengo solo per pochi minuti poi devo impedirgli di fare lo sprecone. Quando fa caldo tengo chiuse le persiane dal lato in cui batte il sole così fa più fresco e non devo accendere subito il ventilatore, non tengo acceso il riscaldamento quando non sono in casa, stacco la spina degli elettrodomestici che non uso spesso e non lascio il caricabatterie del cellulare nella presa. Se posso uso la bicicletta o vado a piedi, non lascio il motore acceso se mi fermo per una breve sosta, tengo abbassati i finestrini e non uso l'aria condizionata se faccio poca strada. In ufficio metto da parte i fogli usati che non mi servono più e li riuso, stessa cosa a casa per i disegni astratti di mio figlio, porto al lavoro i suoi pastelli che diventano troppo corti per essere usati a scuola, li sfrutto per spuntare liste e simili e li butto solo quando sono intemperabili, ho messo da parte alcuni album da colorare che il mio bimbo ha quasi finito e li coloro io per usare i pennarelli che lui non vuole più perchè non sono nuovissimi, così li sfrutto e io mi rilasso. 
Sono tutti piccoli gesti, forse qualcosa mi sfugge e certo ci sono molte altre cose che potrei fare e non faccio, credo che ognuno di noi possa comunque fare la differenza, dire "cosa lo faccio a fare, tanto non lo fa nessuno" non aiuta, bisogna dare il buon esempio soprattutto ai più piccoli che erediteranno il pianeta da noi. E' importante essere consapevoli delle conseguenze dei nostri gesti, soprattutto di quelli che hanno un forte impatto ambientale, educare i bambini alla cura dell'ambiente può solo fare bene a loro, a noi e alla Terra. Non dimentichiamo quanto sia meraviglioso il mondo in cui viviamo, non merita la nostra indifferenza, ma la nostra cura.