domenica 29 gennaio 2017

RIORGANIZZIAMO IL BAGNO


Ieri ho fatto delle pulizie di primavera anticipate per il bagno. Ho pulito tutto da cima a fondo, passato in ogni angolo, spruzzato, schiumato, risciacquato. Poi però ho anche svuotato tutti gli armadietti e li ho un po' risistemati perchè siano più funzionali alla ricerca di quello che ci serve.
Il risultato è stato questo:

- un ripiano per piastra, ferro, shampoo, gel, lacca, schiuma e creme varie per i miei capelli;
- un ripiano per il phon;
- un ripiano con shampoo e lozioni capelli per lui;
- sul ripiano più in alto ho messo alcune cose che non uso tanto spesso o che sono di scorta, per esempio un barattolo di sapone liquido, una bustina, una spugna ancora confezionata;
- un ripiano è tutto per i miei smalti, ben ordinati e raggruppati per colore;



- un ripiano è interamente dedicato alle medicine, ho buttato via quelle che erano scadute, ho messo nell'angolo i cerotti, le garze e il termometro e infine disinfettante e amuchina gel;
- un ripiano è per depilazione e igiene intima;
- un ripiano è tutto per il mio bambino, shampoo, bagnoschiuma, spugna, creme, gel;
- due ripiani sono dedicati al mio compagno e lì non metto il naso, lascio lui libero di gestire lo spazio che gli ho lasciato.

Vorrei sistemare anche le sue cose, ma mi trattengo, non necessariamente come metterei a posto le sue cose per lui andrebbe bene, le sposterebbe e a me verrebbe il nervoso, meglio lasciar perdere perchè comunque lui non rimette tutto com'era prima invece questa è una cosa fondamentale, le mie cose tornano esattamente al loro posto perchè per me non è solo una questione organizzativa, ma anche estetica. Quando apro le antine del bagno mi piace vedere che anche lì tutte le cose sono ordinate e al loro posto.




Ho messo in bella vista il cestino in cui ho raccolto tutti i campioncini che ho di creme, profumi e bagnoschiuma. Infine ho risistemato i due ripiani interni dello specchio, ci ho messo i trucchi, i profumi e le creme per il corpo, tutto diviso per colore perchè visivamente mi piace di più. Anche per i trucchi ho eliminato quelli troppo vecchi, oppure le trousse in cui erano rimasti solo quei colori che uso forse una volta all'anno. Adesso cerco di usare ogni giorno almeno rossetto o lucidalabbra e per gli occhi i colori neutri se non mi va un trucco più pesante con l'obiettivo di finire quello che ho accumulato nel tempo. C'è stato un periodo in cui fra acquisti e regali mi si è formata una scorta di prodotti di bellezza che però non uso sempre e che rischiano di restare lì per un tempo infinito, cosa che comunque non va bene. Io faccio sempre fatica a buttare via cose che potrei usare ancora, ma quando non è il caso di esagerare non lo è, così mi sono organizzata. Un poco tutto i giorni e il problema pian piano si risolve. Alla peggio posso dare i trucchi a mio figlio per fare dei disegni originali, oppure posso rovesciare in un vasetto o in una bottiglietta carina le polveri che insieme a sassolini o perle colorate servono a creare un soprammobile originale. 
Se scopro altri modi di riutilizzare vecchi trucchi ve lo faccio sapere, per ora vi saluto con l'augurio di una buona serata, a presto!


giovedì 26 gennaio 2017

NEI MIEI JEANS

Il jeans fu inventato dal sarto Jacob Davis nel 1871 per essere brevettato con Levi Strauss il 20 maggio 1873. Sono quasi 150 anni che questo capo di abbigliamento fa parte del nostro guardaroba. Chi di noi non ha un paio di jeans nell'armadio? Parliamone...uno? E poi non solo pantaloni, ma gonne, giubbotti, camicie, vestiti, jeans lunghi, corti, larghi, stretti, insomma ce n'è per tutti i gusti. Quando facevo le medie andavano di moda le salopette, quando facevo le superiori più larghi erano e meglio era, quando sono diventata più grande è arrivato il momento della forma a sigaretta. In ogni epoca non avrei mai creduto di indossare qualcosa di diverso, ma poi le ho provate tutte.
Nel 1937 il jeans appare per la prima volta sulle pagine di Vogue, entrando così nella storia della moda e da allora si sono viste tutte le forme e le sfumature possibili. Per me i jeans stanno bene con le scarpe da ginnastica, ma anche con un bel tacco 12, infilati negli stivali, con le ballerine, con i doposci e con le infradito, insomma si adattano ad ogni occasione. 
Il bello è che con un paio di jeans puoi farci di tutto. Negli anni passati mi sono fatta fare vestiti per la barbie, ho tagliato pantaloni lunghi per averli corti, ho fatto inserire degli inserti di colore diverso dal ginocchio in giù per allargarli e anche per allungarli mantenendo la forma a zampa di elefante, ho applicato brillantini e ricami, ho messo toppe sugli strappi al sedere, ho messo jeans con più strappi che stoffa, ho trasformato un paio di pantaloni in una gonna al ginocchio, ho usato pezzi di jeans per fare delle borse, ho sfruttato il fatto di avere una zia sarta per sperimentare. 
Se avete nell'armadio un paio di jeans che non mettete più pensateci bene prima di buttarli via, si possono trasformare in mille modi e se non avete l'ispirazione giusta sappiate che prima o poi quel modello tornerà di moda e tornerà a piacervi. A volte comunque basta un'applicazione, un ricamo, un po' di lustrini, un bordo colorato, un risvolto e cambia tutto. Si possono fare gli strappi oppure chiudere quelli che ci sono già, basta mettere una toppa che può essere tono su tono oppure di un colore diverso, a fantasia, di pizzo. Io ho provato anche a farci dei disegni con i colori per tessuto oppure a ricamarli. Se sono rovinati in basso potete farli diventare corti, oppure trasformarli in una gonna o anche in una borsa. 
Prometto di cercare le foto di tutti i miei diversi esperimenti e di pubblicarle sul blog o su Instagram!

Ho sudato per avere i miei primi Levi's, ho amato i Roy Rogers in cui a un certo punto non sono proprio più riuscita ad entrare, ho conservato quelli più rotti e rattoppati perchè li adoro, mi sono regalata la versione con bandana di Chiara Ferragni. I jeans sono parte della nostra vita, ci accompagnano nei momenti indimenticabili, perciò sbizzarritevi con gli abbinamenti, osate, personalizzate, liberate la fantasia, siate creativi, cercate spunti su internet o sulle riviste e poi metteteci il vostro tocco personale, è anche divertente! 




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domenica 22 gennaio 2017

TUTTI ALLO STADIO

Buona domenica a tutti! Oggi vi racconto della sorpresa che abbiamo fatto martedì al mio bimbo: l'abbiamo portato per la prima volta a San Siro. C'era una partita tranquilla, i biglietti a € 10,00 e così ne abbiamo approfittato. Non gli abbiamo anticipato niente, dopo cena ( cena leggera ) gli abbiamo detto che andavamo a fare un giro in macchina, l'abbiamo coperto per bene e siamo partiti, dopo aver parcheggiato gli abbiamo detto che avremmo fatto una passeggiata e solo quando siamo stati molto vicini gli abbiamo fatto indovinare la nostra destinazione. Era felicissimo e noi anche, vedere il suo entusiasmo, la sua curiosità, percepire la sua gioia, vederlo sorridere è stato impagabile. 
Ora però vi dico come ci siamo organizzati e protetti dal freddo di gennaio.
Al mio bambino ho messo un paio di collant ( che gli avevo preso per quando giocava a calcio ), pantaloni della tuta, scarpe da ginnastica, canottiera, maglietta del pigiama ( così dopo sarebbe stato più facile infilarlo a letto se fosse arrivato a casa addormentato ), una felpa molto pesante, giubbotto, sciarpa, guanti e cuffia. Io ero vestita esattamente nello stesso modo. Quando siamo arrivati, dopo una lunga camminata, avevamo quasi caldo, per fortuna sulle tribune non c'era vento e il primo tempo è passato senza problemi. Ognuno di noi si è portato un cuscino da mettere sotto il sedere per sentire meno freddo o dietro la schiena per stare più comodi: molto, molto utile! Per il secondo tempo però ho sfoderato la mia arma segreta: un super plaid, morbido e caldissimo da mettere sulle gambe, direi che è stato fondamentale, soprattutto considerando che abbiamo assistito anche ai tempi supplementari. Vi assicuro che a parte un po' di freddo ai piedi l'ultima mezz'ora siamo stati benissimo, l'importante è avere più strati, coprire le mani e le orecchie e non usare subito la coperta.
Io mi sono portata uno zaino, ci ho messo il plaid e uno smanicato pesante di scorta per il mio bambino, fazzoletti, burrocacao e telefono, biglietti e documenti di tutti e tre. Avendo parcheggiato lontano è stato più comodo avere lo zaino sulle spalle invece di una borsa, una volta seduti l'ho appoggiato per terra senza troppe preoccupazioni e portando poche cose la perquisizione è stata velocissima, del resto non serve molto. Vi consiglio eventualmente di portare qualcosa da mangiare, io eviterei da bere, primo perchè non si possono portare bottigliette con il tappo all'interno dello stadio e poi perchè con questo freddo quasi certamente dovrete cercare il bagno e personalmente eviterei, comunque se siete meno schizzinose di me dentro lo stadio vendono di tutto e nulla vieta di prendersi un bel caffè caldo. Per quanto riguarda i posti noi abbiamo scelto la fila più in alto del settore e i primi tre posti vicino alle scale, così non avevamo dietro nessuno, eravamo in alto, si vedeva bene e c'era lo spazio per sgranchirsi le gambe e muoversi un po', utile soprattutto perchè il mio bambino non sta mai fermo e così poteva muoversi senza disturbare e senza dover andare lontano rischiando di perdersi tra la folla. 
Insomma, portare i propri figli allo stadio è una bella esperienza, c'è un'atmosfera magica, sentire il tifo, esultare per i goal, vedere tante persone condividere quello che succede in campo, partecipare della gioia della propria squadra, fare amicizia con i tifosi vicini, è bello. Certo lo stadio può essere pericoloso, per questo se avete bambini piccoli è meglio scegliere una partita non troppo movimentata, noi poi eravamo lontani dalla curva quindi si sentivano i cori, ma non si capivano tutte le parole e così abbiamo evitato parolacce gratuite, ci siamo coperti bene e ci siamo divertiti. 
Se siete tifosi coraggio, si può sfidare l'inverno, basta prendere qualche precauzione e potrete vivere questa esperienza insieme ai vostri bambini che ne saranno entusiasti e felici, penso che il mio bimbo lo racconterà a tutti per almeno sei mesi...almeno!

domenica 15 gennaio 2017

SAPER DELEGARE E CHIEDERE AIUTO


Pochi giorni fa il mio compagno mi ha inviato un link. C'è un concorso letterario legato alla catena Autogrill, con scadenza per la consegna di un inedito al 28 di febbraio. Questa settimana è stata densa di impegni, ma fra una cosa e l'altra continuavo a pensarci, perchè una storia ce l'avrei, ma è da finire, insomma c'è da lavorarci. Oggi ho deciso: ci provo. Questo comporta che per un mese e mezzo dovrò un po' rivedere le mie priorità, devo svegliarmi al mattino sapendo che ogni giorno, dopo il lavoro, dopo le incombenze quotidiane mi aspetta questo lavoro extra. Lo faccio perchè il 2017 è iniziato come l'anno della determinazione a vedersi compiere vari progetti, ma lo faccio anche perchè so che avrò l'appoggio del mio compagno e questo lo so perchè gliel'ho chiesto. Noi donne, io in particolare, spesso abbiamo la tendenza a voler essere wonder woman, a voler fare tutto noi, a pensare "meglio che lo faccia io, se no non viene bene". Lo facciamo sia in casa che al lavoro, preferiamo ammazzarci un po' ma fare da sole perchè abbiamo la netta sensazione che il nostro lavoro fatto da qualcun altro non sarà fatto altrettanto bene. Il che molte volte può esser vero, ma non necessariamente. Non vi sto dicendo di non fare mai più determinate cose, di liberarvi dei vostri compiti, vi sto dicendo che noi donne non possiamo arrivare ovunque e se ad un certo punto abbiamo bisogno di dare priorità a qualcosa è giusto che chiediamo aiuto, che deleghiamo. Ci sono sicuramente cose che possiamo far fare a mariti e figli, così come a colleghi o sottoposti, non si tratta di perdere un ruolo, una competenza, una certezza, no, si tratta solo di assicurarci il tempo necessario per dare più attenzione a qualcosa che in quel momento la merita. Se pensate di fare tutto da sole rischiate di perdere in partenza, perchè forse possiamo resistere per un po', ma fare l'ordinario e anche lo straordinario per un periodo troppo lungo ci porta inevitabilmente a stare male, a esaurirci, a perdere il controllo e fare poi errori e disastri. Il consiglio quindi è quello di delegare, lasciate che i compiti più semplici, quelli che non necessitano di una vostra supervisione siano svolti da qualcun altro, in particolare sul lavoro, scegliete una persona di cui vi fidate e lasciate che faccia qualcosa per voi. In famiglia chiedete aiuto. Se vi serve del tempo per voi stesse, perchè siete stanche, perchè avete bisogno di un po' di spazio per voi, perchè avete un progetto a cui volete dedicarvi allora condividete con i vostri cari il vostro desiderio, le vostre necessità e chiedete una mano. Ci sono sicuramente cose che anche un uomo può fare al posto vostro, sicuramente non sarà fatta come la fareste voi, ma per un certo periodo di tempo dovrete accontentarvi e risparmiare le vostre energie per fare quello che dovete. In fondo vostro marito o i vostri figli possono benissimo lavare i piatti, rifarsi il letto, imparare a caricare la lavatrice o a stendere i panni e perchè no? anche a stirare. Vi sembra assurdo? Non lo è, è fattibilissimo, ma non dovete aspettarvi che vedendovi più affannate del solito qualcuno venga spontaneamente a chiedervi se va tutto bene e se serve una mano, siete voi che dovete condividere le vostre intenzioni e di conseguenza mettere in chiaro che per un po' non sarete più voi a fare tutto, come al solito, ma ci si dovrà dividere i compiti. Saper delegare è una delle doti che deve avere un buon capo ( riconoscendo poi i meriti a chi di dovere ), saper chiedere aiuto è fondamentale per una buona gestione casalinga. Non è facile, io preferisco mille volte pulire e mettere in ordine ovunque piuttosto che farlo fare a un'altra persona, ma so bene che non posso fare tutto se non mi faccio aiutare, perchè le ore del giorno sono sempre 24 e le mie mani sono sempre 2, più di così non si può. Vi assicuro che ne risentirete positivamente, Certo dovrete anche essere consapevoli che chi vi sostituisce non è uguale a voi, le cose fatte da altri sono inevitabilmente fatte in un modo diverso, ma questo non deve distrarvi, dovete restare concentrate sulla vostra priorità e fidarvi delle persone che vi sono accanto. Scegliete con cura quali compiti delegare e a chi, poi non pensateci più e perseguite il vostro obiettivo. 
Da domani sperimenterò sulla pelle i miei stessi consigli, vi farò sapere quale sarà il risultato, nel frattempo provate anche voi a delegare un po' e poi fatemi sapere com'è andata, ma soprattutto per tutti i vostri progetti in bocca al lupo!

domenica 8 gennaio 2017

ALBERELLO DI BISCOTTI

Buonasera a tutti. Domani si ricomincia ufficialmente la vita post vacanze di Natale, in questo weekend più o meno tutti noi abbiamo smantellato albero e presepe, siamo tornati da qualche viaggio, abbiamo ripassato poesie e lezioni, insomma ci siamo preparati a riprendere il nostro tran tran quotidiano. Prima di riprendere davvero vi scrivo la ricetta dei biscotti che ho fatto per Natale, giusto per chiudere il periodo delle feste con qualcosa di dolce. 

La prima ricetta che vi lascio è quella dei "gingerbread truffles".

Ingredienti:
200 gr. di biscotti speziati
burro di arachidi
miele
200 gr. di cioccolato bianco
50 gr. di glassa marrone pronta
pennarello nero alimentare

Tritate finemente i biscotti, la ricetta diceva nel mixer, io li ho avvolti in un asciugamano e li ho schiacciati con il mattarello ( solo perchè non trovavo il pestabistecche che funziona meglio ), poi lavorateli con un cucchiaio di burro di arachidi ( io ne ho usati due ) e mezzo cucchiaino di miele, lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.
Passata mezz'ora formate circa 12 palline con il composto, disponetele su un vassoio foderato con carta da forno e lasciatele riposare in frigorifero per altri 15 minuti. Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato bianco nel microonde o a bagnomaria, mettete le palline su una gratella e colateci sopra il cioccolato. La ricetta originale prevedeva poi di usare la glassa per fare dodici piccoli omini ( su cui andavano disegnati occhi e bocca con il pennarello ) io ho usato la glassa per scrivere direttamente sulle palline, una lettera per ogni pallina ed è uscito: buon Natale!

"Alberello di frollini"

Premessa: la ricetta ufficiale non ho avuto tempo di farla, un po' davvero per mancanza di tempo e un po' anche per paura che l'impasto uscisse ancora un po' troppo duro e non potessi presentare in tavola il mio alberello, così ho preso una scorciatoia...come ingrediente base ho usato il preparato per fare i gingerbread della Molino Rossetto a cui vanno aggiunti solo 1 uovo e 100 gr. di burro. Occorrono poi pasta di zucchero bianca e palline di zucchero color argento.

Dopo aver preparato con assoluta facilità l'impasto mescolando il preparato con uovo e burro, l'ho steso con il mattarello e ho formato delle stelle concentriche, tre usando le formine e due appoggiando la formina più grande e tagliando con il coltellino apposito l'impasto per formare le due stelle più grandi ( non sono venute perfette, ma per me è stato comunque un successo ). Ho infornato le stelle come da istruzioni e quando sono uscite dal forno ho ricoperto ciascuna stella con la pasta di zucchero bianca, le ho messe una sopra l'altra sfalsandole ad ogni strato in modo da formare un alberello e ho aggiunto le palline argentate per decorare. La ricetta originale suggeriva di tenerle ferme con uno stuzzicadenti infilato nel mezzo con in cima la stella più piccola messa in verticale, io non l'ho messo per paura di rompere i biscotti, ho sistemato le stelle su un piattino e intorno ci ho messo le palline ricoperte di cioccolato bianco. 
















Il risultato non è stato esattamente come quello perfetto del libro di ricette da cui ho preso spunto, ma mi ritengo soddisfatta!





Con tutti gli ingredienti che avevo comprato prima o poi provo l'impasto ufficiale dei biscotti, comunque l'idea originale è più che altro legata alla forma, per l'impasto potete usare la ricetta che preferite, anche quella che vi avevo già scritto dei biscotti di Natale.

Ho portato un alberello a pranzo dai parenti del mio compagno e uno a cena dai miei e sono stati apprezzati in tutti e due i casi, questa per me è la soddisfazione più grande!

Quest'anno uno dei buoni propositi è sperimentare un po' di più in cucina, vi terrò informati sui miei vari esperimenti, buon appetito!!








martedì 3 gennaio 2017

BUON 2017!!


Buon anno a tutti!! Spero abbiate trascorso bene le feste di Natale e anche Capodanno. Io dopo il post della vigilia mi sono un po' eclissata e solo con il due di gennaio ho ripreso le mie normali attività a casa e al lavoro animata da clima natalizio ancora nell'aria, buoni propositi e tanta energia. 
Oggi voglio solo farvi gli auguri e parlarvi un po' del cambio d'anno. Nei giorni precedenti il Natale mi sono data da fare in cucina con dolci e biscotti ( leggerete presto le ricette ) e il resto del tempo l'ho passato a coltivare relazioni. Le feste quest'anno mi hanno dato l'occasione per riscoprire la gioia del semplice stare insieme e questo si è trasformato nel primo dei miei buoni propositi per l'anno nuovo. Nei giorni che sono stata in ferie ho dedicato più tempo agli altri, prima di tutto alla mia famiglia, un bene che a volte diamo per scontato e che invece non dobbiamo sottovalutare. 
Ho salutato il 2016 a casa, con i due uomini della mia vita, senza fare nulla di particolare, sono state diverse circostanze a determinare la scelta di come trascorrere la serata, ma sono contenta così perchè il 2017 inizia proprio all'insegna delle relazioni, di quelle più importanti. Per l'anno nuovo voglio famiglia, amicizie, serenità. Ho lasciato nell'anno passato gioie e dolori, ho lasciato un anno impegnativo, bello, ma pesante sotto vari punti di vista e spero che i prossimi mesi vedano il compimento di ciò che ha preso l'avvio nei mesi passati. Sono successe tante cose nel 2016, molte proprio sul finire, a me e a chi mi è accanto ogni giorno, tutto ha contribuito a rafforzare l'idea che per il nuovo anno la priorità devono essere le persone ed ecco che il mio spirito organizzativo si adatta: sulla mia lista settimanale delle cose da fare ho aggiunto "organizza un incontro" che serve a ricordarmi di fermarmi per dedicare un po' del mio tempo a sentire qualcuno, a programmare un caffè o un aperitivo con chi non vedo da tempo, a mandare un messaggio e questo perchè se non me lo impongo continuo a pensare di farlo, ma poi ci sono sempre mille inutili scuse per non farlo davvero. Io penso sempre a tutti, prego per le persone che contano per me, che hanno incrociato il mio cammino, mi chiedo come stanno, mi ricordo i compleanni, ma se tutto resta solo nella mia testa non va bene: le relazioni vanno coltivate. Giorno dopo giorno. 
Il secondo buon proposito è quello di risparmiare e anche se settimana prossima dedicherò una giornata allo shopping da saldi sono davvero intenzionata a fare più attenzione a quello che spendo. Sono sempre stata molto responsabile sotto questo punto di vista, so dare al denaro il giusto valore, ma ogni tanto mi tolgo qualche sfizio. Diciamo che nel 2016 forse ho esagerato un po' quindi senza inaugurare un periodo di austerity totale voglio organizzare meglio anche le mie entrate e le mie uscite. Dopo aver controllato il mio ultimo estratto conto sarà bene che faccia un aggiornamento sulle spese mensili...ma ne parleremo. 
Parleremo di questo e di molto altro perchè comunque le mie passioni e i miei obiettivi non sono cambiati. Forse può cambiare l'organizzazione quotidiana di alcuni aspetti della mia vita, ma i grandi progetti restano e alla fine ogni passo è volto in quella direzione perciò io voglio scrivere e non smetterò di farlo. Vi terrò compagnia anche per il 2017 e insieme affronteremo quello che il nuovo anno ci riserva.
Per questo nuovo inizio faccio il pieno di energia, di determinazione, di sensazioni positive. Mente serena, obiettivi chiari.
Il primo consiglio del 2017 è di chiarire con voi stessi cosa vi aspettate dal nuovo anno o meglio cosa vi aspettate da voi stessi per il nuovo anno, una volta stabilito questo il resto dovrebbe essere più facile e se non vi sembra che sia così....scrivetemi, c'è una soluzione per tutto.



Buon nuovo inizio!