BUONI PROPOSITI E TABELLE DI MARCIA
Ieri leggevo l'editoriale di Starbene del direttore Annalisa Monfreda e ho deciso di parlarvi dei miei buoni propositi e di qualche trucco per far sì che non rimangano solo tali.
Di solito al rientro dalle vacanze siamo piene di buoni propositi che in genere con la ripresa del lavoro e poi con l'inizio della scuola e di tutta la routine connessa vengono meno perchè ci si ritrova nel vortice di scuola-compiti-attività extrascolastiche-catechismo-ufficio-mestieri-impegni e in un attimo arriva sera e quasi non sappiamo nemmeno noi come abbiamo superato la giornata. Il mio principale buon proposito ( dopo un rientro in ufficio disastroso ) è quello di andare con più calma. Per tener fede a questo proposito mi sono fatta una tabella di marcia: ogni giorno ho messo una cosa da fare diversa. Il mio problema è che voglio fare sempre milioni di cose, ma così, quando ho del tempo per me, finisce che non so decidermi e poi non combino nulla, oppure dò la precedenza sempre alle stesse cose trascurandone altre, invece così cerco di tenere uno schema che mi aiuta a fare un po' di tutto durante la settimana. Ovviamente non sono rigida, se ho degli impegni, se quel giorno sono stanca, se ci sono degli imprevisti lascio perdere o faccio altro, poi eventualmente nel week end mi dedico a quello che non ho potuto fare nei giorni precedenti. Dopo aver scritto la mia tabella di marcia mi è venuto in mente il trailer del film "Il piccolo principe", quando la mamma mostra alla figlia quella tabella immensa in cui è stata pianificata la sua vita ora per ora, ecco no, non sono così e non voglio arrivare a quel livello di organizzazione, ma avere una guida, una traccia da seguire mi aiuta a raggiungere i miei obiettivi e a mantenere i mie buoni propositi. Per esempio nella mia tabella di marcia c'è la lezione di danza del mercoledì, una corsa nel week end, un libro a settimana da leggere, il mio blog, un po' di tempo da dedicare al libro che sto scrivendo. Il consiglio è quello di non riempire troppo la vostra agenda, mettete dei punti fermi e lasciate un po' di spazio per l'improvvisazione. Se tra i vostri buoni propositi c'è quello di tenervi in forma o stare a dieta ricordatevi che l'esercizio fisico deve essere costante, ma deve farvi stare bene, non essere un peso, quindi scegliete bene l'attività a cui dedicarvi e non esagerate con la frequenza e l'intensità, soprattutto all'inizio. Una cosa semplice che può essere di aiuto è quella di portare con voi il contapassi che almeno vi sprona ad alzarvi più spesso dalla sedia per cercare di arrivare il più vicino possibile ai 10.000 passi al giorno consigliati. Per quanto riguarda l'alimentazione l'importante è non fare diete fai da te ma seguire i consigli di un esperto, se volete solo mangiare più sano fate una specie di menù settimanale che prevede un po' di tutto, vi consiglio di dare un'occhiata alle proposte di Starbene, ci trovate menù per ogni esigenza. Io ormai ho ceduto il posto ai fornelli al mio compagno, ma per esempio lui cucina con le spezie e non con il sale, ogni giorno porta in tavola una porzione di frutta e verdura, cerchiamo di mangiare pesce almeno una volta alla settimana, insomma basta usare un po' di buon senso. Il direttore Monfreda parla anche di "mai arrivare ad avere sete", questo è anche uno dei miei buoni propositi, spesso mi accorgo che arrivo alle 5 del pomeriggio e ho bevuto sì e no mezzo bicchiere di acqua, male! Il mio trucco è diventato questo: tenere accanto a me la bottiglietta dell'acqua. Mi sono imposta di bere ogni tanto e arrivare all'ora di pranzo con la bottiglia vuota, poi la riempio durante la pausa e la tengo sempre vicino a me per finirla prima di uscire dall'ufficio. Se alle 13:00 e alle 18:00 la bottiglietta non è vuota la finisco, vi assicuro che se vi siete dimenticate di bere durante le ore precedenti alla fine svuotare tutta la bottiglia in un colpo solo non è semplice, ma se vi obbligate a farlo il giorno dopo vi ricorderete di bere un po' alla volta. Infine ultima dritta sempre dal numero 39 di Starbene: meno stress, meno pancia, una ragione in più per stare calmi e rilassati. Vi posso dire che nelle ultime due settimane ho cercato di fare una cosa alla volta ( anche se l'istinto mi dice di farne almeno 3 ), di non continuare a guardare l'orologio, di rivedere un po' le mie aspettative su quante cose fare in 8 ore di lavoro, di fermarmi a respirare fra una cosa e l'altra, di fare pausa quando mi rendo conto che non ce la faccio più. Il risultato è che sono stata più consapevole di quello che ho fatto, ho ridotto il rischio di errore e ho avuto la sensazione che il tempo scorresse più lentamente.
Il consiglio della settimana? Scegliete quali buoni propositi portare avanti per questo autunno, siate determinate, studiate qualche trucco per aiutarvi a non mollare e se per questo vi serve qualche suggerimento scrivetemi.
susygilmore@gmail.com
In bocca al lupo!
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