Non tanto tempo fa ricordavo con un'amica i tempi in cui si stava sempre sui libri, calcolando al secondo quante pagine studiare ogni giorno, tipo: capitolo 1 in un'ora poi pausa caffè, capitolo 2 entro le 11:00 poi pausa bagno, ripetere tutto e pausa pranzo, capitolo 3 entro le 15:00 poi merenda, capitolo 4 entro le 17:00 poi doccia, ripetere tutto e cena e ogni giorno programmi simili per preparare verifiche ed esami. Beh, sicuramente molti di voi non erano così, ma noi eravamo determinate e ben organizzate. Comunque mi accorgo che questa tendenza mi è rimasta nel dna, la tendenza a cercare il momento giusto per fare le piccole cose. Ci pensavo oggi, lo faccio spesso al lavoro quando per esempio leggo un messaggio mentre aspetto che lo scanner elabori un documento oppure faccio partire un fax e vado in bagno così quando torno recupero l'esito e vado avanti a lavorare, quando verso le 10:00 mi dedico a un lavoretto breve per arrivare al momento della pausa caffè e poi riprendere, insomma piccoli spazi presi fra un impegno e l'altro per spezzare la routine e sgomberare un attimo la mente. E' un modo automatico di gestire le varie attività che mi dà l'impressione di perdere meno tempo, come quando chiamo l'ascensore e poi chiudo la porta a chiave per non stare ferma ad aspettare. A volte faccio così mentre aiuto mio figlio a fare i compiti, lo seguo per un po', poi lo lascio fare un esercizio da solo e intanto io vado in bagno, mando un messaggio, svuoto la pattumiera, sistemo un cassetto, archivio un documento, insomma faccio qualcosa di breve fra un esercizio e l'altro. Lo faccio anche quando ho una lista di cose da fare e devo scegliere l'ordine delle priorità, inizio con qualcosa di lungo e impegnativo e nel mezzo mi prendo qualche pausa per fare le altre piccole cose. Anche stasera avevo una lista, adesso sono al pc a scrivere, ma quando mi accorgo che perdo il filo o che non so più cosa dire mi fermo un attimo e faccio altro, poi riprendo. Può sembrare controproducente spezzare così tanto il lavoro, ma non è detto. A volte è meglio non distrarsi e tenere duro, senza interruzioni per portare a termine un compito, a volte invece può essere utile fare qualche piccola pausa, giusto per sgranchirsi le gambe, per prendere una boccata d'aria, per mandare in pausa un attimo il cervello. Ecco, per esempio, proprio ora cercavo un finale e siccome non mi veniva in mente niente sono andata a stendere i panni, adesso chiudo e vado a fare le altre cose che avevo sulla lista, anche se temo che dovrò rimandarne qualcuna a domani perchè ho un pochino sonno...
Comunque a chi come me è un po' fanatico del "non perdiamo tempo, odio aspettare" ricordo che ci sono tanti momenti in cui stiamo fermi a far niente, sta a noi scegliere se riempirli con qualcosa o se prenderci proprio una pausa dal mondo e goderci il dolce far nulla...che a volte ci vuole. E infine, giusto per la cronaca vi dico che porto sempre con me un libro perchè potrebbe capitare di avere un po' di tempo da riempire e per me non c'è niente di meglio di un po' di sana lettura!
Nessun commento:
Posta un commento