domenica 11 febbraio 2018

BUON CARNEVALE!!

Martedì grasso è fra due giorni, ma come sempre Carnevale si festeggia la domenica. Quest'anno sono un po' dispiaciuta perchè non c'è stata la solita sfilata con i carri, ma solo la festa in oratorio. E' un vero peccato, era una tradizione che purtroppo, però, negli anni si è ridemensionata, il problema è che non ci sono più le persone che si mettono a disposizione per la preparazione, per tutto quello che viene prima e la cosa un po' mi rattrista e un po' mi fa venir voglia di dire che l'anno prossimo bisognerà trovare il modo di ridare una spinta a questa usanza che ha lasciato in me bei ricordi di bambina. In fondo anche in questo caso...è solo questione di organizzazione! Ma torniamo al presente: quest'anno mio figlio ha voluto vestirsi da vigile del fuoco, la cosa che mi ha fatto più piacere è che si è documentato, ha cercato su internet delle foto, ha visto com'è la loro divisa e ha "ordinato" il suo costume. Per me la fortuna è avere una zia sarta che dal nulla tira fuori splendidi abiti di Carnevale, proprio come faceva quand'ero piccola io: il vestito di tulle bianco e azzurro da Cenerentola, con tanto di brillantini argentati è stato il top e non potrò mai dimenticarlo. Nel giro di un paio di settimane taglia e cuci e il vestito era pronto, casacca e pantaloni neri con le strisce gialle con tanto di scritta sulle schiena e caschetto ( ne avevamo uno da muratore e lo abbiamo rivestito di nero ). Quello che reimparo ogni anno in questa occasione è che comunque basta un po' di creatività per avere dei costumi davvero originali e carini, soprattutto se poi, come nel caso di mio figlio, vengono abbandonati dopo nemmeno un'ora perchè "Mi dà fastidio. Mi entrano i coriandoli. Vado a giocare a calcio." L'anno scorso, per esempio, abbiamo usato tuta e giubbotto blu, una maschera di cartone recuperata a un compleanno, una coda improvvisata ricoprendo di stoffa blu un po' di gommapiuma ed ecco fatto il costume da gatto boy. Ovviamente l'anno che ha voluto vestirsi da Spider man il costume lo abbiamo comprato, un anno lo abbiamo noleggiato all'oratorio ( tunica e copricapo per un bel principe indiano ), ma tutte le altre volte ci siamo egregiamente arrangiati, a partire dal suo primissimo Carnevale, a soli tre mesi, quando lo portai fuori con giubbotto e cappellino bianco dopo avergli fatto il naso nero e avergli disegnato qualche macchia sul viso ( con una matita apposita per il trucco ) per farlo somigliare a un piccolo dalmata. Non dubito che ci siano bambini e bambine molto più esigenti del mio, ma vi assicuro che anche con poco si possono fare miracoli. Ovviamente tutto questo fa aggiungere alla mia lista delle cose da fare, prima o poi, prendere lezioni da mia zia e cominciare a trafficare un po' di più con ago e filo perchè questa abilità torna utile nella vita di tutti i giorni e non solo a Carnevale. 
Ovviamente il costume deve essere grande abbastanza da permettere di essere ben coperti sotto, ma a strati perchè se poi la festa si sposta all'interno bisogna poter togliere un po' di vestiti per evitare di sudare e ammalarsi. Se anche voi, come me, avete un maschietto che ama stare all'aperto e soprattutto che non sa resistere al richiamo di un pallone allora vi consiglio di portarvi un cambio per l'evenienza "partitella". Oggi ho messo nello zaino: fazzoletti di carta ( utili sia per soffiare il naso che per togliere la schiuma dalla faccia ), guanti, cuffia e sciarpa ( che stonavano con il costume, ma che non si potevano evitare nel tragitto a piedi da casa e dopo le corse nel campo ), un giubbotto più leggero ( che ripara dall'aria ma meno ingombrante per giocare a calcio ) e le scarpe di ricambio ( il costume prevedeva gli stivali ) oltre alla scorta di bombolette di stelle filanti ( detesto la schiuma ) e coriandoli. Come sempre quando si esce con i bambini occorre essere pronti a tutto, quando si tratta di Carnevale anche di più e quando tornate a casa dopo la festa ricordatevi di togliere tutti i vestiti stando fermi in un punto, così eviterete di spargere troppi coriandoli in giro per la casa. Per quel che mi riguarda, io accompagno mio figlio in jeans, scarpe da ginnastica, un giubbotto che ritengo "sporcabile" , paraorecchie, sciarpa e guanti pronta ad affrontare qualche ora al freddo con alto rischio di essere coinvolta in qualche lotta all'ultimo spruzzo e con la certezza di tornare a casa e trovare coriandoli nei posti più impensati. La cosa che però dovete assolutamente portare con voi in giornate come questa è la pazienza, perchè non mancheranno i "Ho la schiuma negli occhi. Voglio togliere il costume perchè mi sono entrati i coriandoli. Devo andare in bagno ( e ovviamente tra il costume e i vestiti messi sotto ci sono almeno otto strati da togliere! ). Prendiamo le frittelle? ( e tu vieni abbandonata a fare una fila chilometrica per un dolce a cui poi viene dato un morso e basta perchè "devo andare a giocare". ).
Da un certo punto di vista per sopravvivere al Carnevale bisogna essere dotati di grande resistenza, ma è comunque un momento per stare insieme, per lasciarsi andare, per lasciarsi coinvolgere dall'allegria dei bambini, accettare gli scherzi e non prendersela se un po' di schiuma è finita sul giubbotto, bisogna uscire per le strade con la giusta predisposizione d'animo... e soprattutto con il vestito adatto all'occasione. Negli ultimi anni ho accompagnato mio figlio senza più mascherarmi ( l'ultima volta è stato nel 2013 ), ma non escludo che per il futuro potrei ancora inventarmi qualcosa...in fondo è bello e fa bene allo spirito tornare un po' bambini lasciandoci coinvolgere dalla magia del Carnevale, il giorno in cui puoi essere chi vuoi.

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